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Una veduta del nuovo percorso archeologico del Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia

Photo: Ela Bialkowska, Okno Studio. Courtesy Fondazione Pistoia Musei

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Una veduta del nuovo percorso archeologico del Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia

Photo: Ela Bialkowska, Okno Studio. Courtesy Fondazione Pistoia Musei

Le origini di Pistoia nei sotterranei dell’antico Palazzo dei Vescovi

È stato riallestito il percorso archeologico del Museo la cui storia si intreccia con quella della città

Bianca Celeste

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Apre oggi venerdì 19 dicembre il nuovo percorso archeologico del Museo dell’antico Palazzo dei Vescovi, uno dei bellissimi edifici che si affacciano nella suggestiva piazza del Duomo di Pistoia. Il restauro e il riallestimento di parte delle sale del primo piano e dei sotterranei hanno consentito di migliorare la visita che rivela come le origini della città siano antichissime. Dalla fase etrusca attestata da una stele, due cippi funerari di VI-V secolo a.C. (le cosiddette pietre fiesolane) e da manufatti scavati negli anni Settanta nell’area urbana, si arriva all’età romana con le tracce del primo insediamento fino all’assetto urbano con i resti di una strada acciottolata di età imperiale, ceramiche, utensili, lucerne e oggetti in metallo a testimonianza degli scambi commerciali di Pistoia col Mediterraneo. Documentano la fase longobarda, durante la quale la città era anche sede di una zecca che batteva moneta, un nucleo di ceramiche e i resti di un pozzo d’acqua utilizzato prima della costruzione del palazzo avvenuta in epoca medievale, nell’XI secolo.

Ancora prima un orto e un cimitero altomedievale della cattedrale, che ha restituito nel 1972 uno dei due cippi etruschi. La storia prosegue con le fasi immediatamente precedenti e successive alla costruzione del Palazzo dei Vescovi, dal Medioevo al XIX secolo: frammenti di ceramica e vetro rinvenuti nelle aree esterne, nei pozzi o nelle murature dell’edificio, e perfino un manufatto prodotto nell’area siro palestinese, il bicchiere di Edvige. E poi ancora un cospicuo gruppo di materiali che attesta la vita all’interno del palazzo e della città: strumenti di lavoro, pedine da gioco, scorie di lavorazione del vetro, monete e reperti osteologici animali. Chiude il percorso una fornace medievale per la produzione della calce, riemersa durante gli scavi, in cui sono ancora riconoscibili le tracce dei processi di produzione. 

Supporti multimediali (Pistoia Moving Stories) aiutano la narrazione mentre sistemi di controllo del microclima consentono la corretta salvaguardia dei reperti. L’intervento che rientra nel Progetto Etruschi 85/25 promosso dalla Regione Toscana, è stato realizzato da Fondazione Pistoia Musei (grazie anche al sostegno di Intesa Sanpaolo, main partner delle attività espositive), con la direzione di Monica Preti e la curatela di Cristina Taddei, sotto l’egida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato, e della Soprintendenza per le province di Lucca, Massa Carrara e Pistoia.

Fondazione Caript e Pistoia Musei, con il sostegno di Conad Nord Ovest, offrono l’ingresso gratuito al museo fino al 6 gennaio 2026.

Una veduta del nuovo percorso archeologico del Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia. Photo: Ela Bialkowska, Okno Studio. Courtesy Fondazione Pistoia Musei

Una veduta del nuovo percorso archeologico del Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia. Photo: Ela Bialkowska, Okno Studio. Courtesy Fondazione Pistoia Musei

Bianca Celeste, 19 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

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