Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Bruno Muheim
Leggi i suoi articoliL’asta della collezione Marcie-Rivière aveva tutti gli ingredienti: pedigree, gusto, qualità e un tocco di perbenismo per accontentare facoltosissimi clienti privati. Due giorni di vendite nella sede di Christie’s a Parigi, l’8 e 9 giugno, hanno prodotto il 100% di venduto, per quasi 32,5 milioni di euro
La casa in rue de Varenne dei coniugi Marcie-Rivière (Zeineb e Jean-Pierre, entrambi scomparsi, la prima nel 2010, il secondo all’inizio di quest’anno) corrispondeva a un gusto perfetto, come le loro cene, il modo in cui vestivano, gli amici, le conversazioni, il gusto per la musica. La loro collezione di Bacon, de Staël, Twombly, Dubuffet, Serra era impeccabile e si abbinava in modo sublime con i tessuti delle tende e le dimensioni dei divani: il loro decoratore Renzo Mongiardino aveva mescolato il tutto con grande abilità.
Claude Lalanne per loro aveva creato uno spettacolare lampadario e una serie di applique. Il gran gusto parigino, quello di Hélène Rochas, di Jacqueline Delubac, di Yves Saint Laurent, dei Rothschild, la Francia dei Pompidou, qui si traduce in un miscuglio di finanza, potere, gusto, edonismo e affari.
Raramente si sono viste donne così belle, eleganti, amanti (avvertite) dell’arte contemporanea e brillanti padrone di casa. I Marcie-Rivière hanno sempre navigato in questo ambiente. Lei, tunisina, nata Kebaïli, sorella d’un ministro di Bourghiba, bellissima ed elegantissima, sposa dapprima André Levy-Despas, il fondatore di Monoprix, la prima catena di grande distribuzione francese; una volta vedova, prende in marito Jean-Pierre Marcie-Rivière, grande collezionista e presidente degli amici del Centre Pompidou, che farà una donazione molto importante al Musée d’Orsay di quadri di Vuillard e Bonnard.
Un quadretto idilliaco. O no? Senza cadere in toni da stampa scandalistica, la realtà è ben diversa da quella riprodotta dai comunicati stampa, ed è molto meno noiosa. Lui, Jean-Pierre, adolescente, confida a un amico al liceo di Algeri «non lavorerò mai e avrò successo grazie alle donne ricche». La sua insolente bellezza aiuterà in maniera determinante il suo piano balzacchiano. Dopo una serie di agiate pretendenti impalma la ricchissima erede della Squibb, Rosemarie Kanzler; con lei ottiene le lussuose residenze dei Kanzler sparse per il mondo.
L’amore però finisce malissimo, con un bruttissimo divorzio, tanto odio e un fiume di carte bollate. Zeineb è diversa, viene da una buona famiglia tunisina e sposa il fondatore di un immenso impero franco-maghrebino, André Lévy-Despas, bulimico collezionista di quadri Nabis. Alla sua morte, con tanto di contrasti con i figli di primo letto, Zeineb ottiene la collezione di quadri e un ricchissimo patrimonio.
Jean-Pierre e Zeineb vengono dalla stessa parte del mondo, si riconoscono al primo sguardo e saranno una coppia simbiotica di grandi predatori che alla fine si concedono un po’ di riposo. Unico neo: gli eredi del primo matrimonio di André Lévy-Despas con Jacqueline, meravigliosa pianista protettrice del giovane François Mitterrand, fanno un po’ fatica a capire perché la collezione legata al Musée d’Orsay si chiami Marcie-Rivière e non Lévy-Despas, famiglia illustre con tanti eroi di guerra e filantropi.
Altri articoli dell'autore
Zwirner ha annunciato la vendita di una tela di Joan Mitchell per 20 milioni di dollari, Hauser &Wirth di un pastello di Gorky per 16 milioni. Notizie incoraggianti. Ma l’assimilazione del mercato dell’arte a quello del lusso è un segnale negativo
Troppi debiti, Drahi forse costretto a cedere Sotheby’s. Più granitico il gruppo Kering di Pinault, proprietario di Christie’s
Il mondo è già in recessione ma, stando ai risultati del 2022, per l’arte il pericolo sembrerebbe ancora lontano. Ci sono segnali al ribasso e segmenti più vulnerabili, ma anche nuove geografie di collezionismo e comparti in evoluzione
L’attacco di Putin ha avuto conseguenze diverse a seconda che si parli di creazione artistica, della sua tutela, del mondo museale e del mercato