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«Davide in trono» (particolare), avorio, VIII secolo, Scuola di Reims. Firenze, Museo del Bargello

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«Davide in trono» (particolare), avorio, VIII secolo, Scuola di Reims. Firenze, Museo del Bargello

L’identità dell’Europa cristiana affonda le radici nell’Alto Medioevo

In un volume Einaudi Marco Collareta analizza operatori, funzionamento e tipologie della produzione artistica dell’epoca 

Virtus Zallot

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I primi secoli del Medioevo furono una sorta di frullatore di culture ed esperienze artistiche, dal cui incontro, confronto e scontro germinò l’identità (per quanto variegata) dell’Europa cristiana. Merito di questo volume è restituirne l’intreccio, altrove (e soprattutto nei manuali) dipanato in settori o capitoli separati che, se ne facilitano la comprensione, ne mortificano l’interazione, la vitalità e la complessità. 

I cosiddetti secoli bui ne risultano illuminati e, come oramai appurato e di contro a quanto sosteneva la vecchia storiografia, si confermano vivacissima epoca di elaborazione e rielaborazione, «lungo periodo di gestazione della grande arte medievale». Marco Collareta, inoltre, sempre contestualizza, ma evitando di interpretare l’arte come conseguenza delle condizioni sociali e culturali poiché, scrive, essa «sta nella storia, ma secondo modalità che non sono date una volta per tutte e mai rinuncia a ciò che più la caratterizza: la libertà di scelta».

Di una produzione concepita come dispositivo di comunicazione visiva, lo studioso analizza gli operatori, il funzionamento e le tipologie, evidenziando l’importanza delle arti minori (per esempio dei manufatti indossati dalle persone di rango o del libro) e il ruolo non meramente ornamentale del decoro e dello sfarzo materico.

Tali temi sono svolti con trattazione agile e di piacevole lettura, forse maggiormente apprezzabile da coloro che già conoscono l’argomento. Ai capitoli con esposizione discorsiva e cronologica seguono 62 schede illustrate dedicate ad altrettante opere, nelle quali alla breve descrizione si integrano osservazioni interpretative. Esemplificativi delle precedenti considerazioni critiche, i manufatti selezionati offrono un repertorio alternativo rispetto a quelli che solitamente compongono le storie dell’arte medievale: un repertorio che incuriosisce e interroga.

 

Le radici dell’arte medievale. Dal paleocristiano al romanico

di Marco Collareta, 324 pp., 62 tav. col., 14 b/n, Einaudi, Torino 2024, € 38

Virtus Zallot, 22 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

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