Image

Gerusalemme, particolare dalla mappa del mosaico pavimentale, VI secolo, Chiesa di San Giorgio a Madaba, Giordania

Image

Gerusalemme, particolare dalla mappa del mosaico pavimentale, VI secolo, Chiesa di San Giorgio a Madaba, Giordania

L’immagine di Gerusalemme nell’Europa medievale

Antonio Musarra offre molteplici spunti interpretativi agli storici dell’arte occupandosi tanto della città concreta che del suo doppio celeste

Virtus Zallot

Leggi i suoi articoli

Per chi non se ne sia specificatamente occupato, è difficile non solo conoscere ma anche intuire la complessità della storia di Gerusalemme: della città (ripetutamente distrutta e ricostruita), della sua sacralità (per ebrei, cristiani e islamici) e delle sue traslazioni simboliche. Soccorre questo libro di Antonio Musarra, che con sguardo ampio e trasversale offre molteplici spunti interpretativi anche agli storici dell’arte occupandosi (come anticipa il titolo) tanto della città concreta che del suo doppio celeste, nella realtà e nell’immaginario dell’Occidente medievale. 

Oltre che vicende e forme, Musarra ne analizza le restituzioni cartografiche nelle mappe del mondo e in quelle urbane, sottolineandone la rispondenza a una geografia eminentemente teologica e culturale. Si sofferma quindi sulla configurazione e sull’uso di alcune architetture e luoghi cristiani e sul loro riverberarsi in Europa, mediante citazioni sia tipologiche che funzionali ricavate da racconti di viaggio ma anche da immagini, impresse per esempio su souvenir. Narra inoltre di altre traslazioni simboliche: di luoghi di Gerusalemme raffigurati su oggetti di diversa tipologia e dell’importazione in Occidente di frammenti materici e di reliquie, per accogliere i quali si predisposero splendidi contenitori.

Ampio spazio dedica alla Gerusalemme celeste: alla sua relazione con la città reale, alla sua interpretazione simbolica e alle sue descrizioni, dedotte dall’Apocalisse. La città «che scenderà dal cielo», gioiello urbano d’oro e di pietre preziose, è di nuovo importante tema artistico: come ricorda il particolare della fotografia di copertina, dedotto dai mosaici del IX secolo in Santa Prassede a Roma. Comprensibilmente, dato il taglio del volume, le immagini interne sono invece poche e in bianco e nero, ma integrabili con altre facilmente reperibili (anche sul web): a supportare la lettura e a rilanciarla, verso nuovi studi e altre scritture.

Fra Cielo e Terra. Gerusalemme e l’Occidente medievale
di Antonio Musarra, 296 pp., ill. b/n, Carocci, Roma 2024, € 29

La copertina del volume

Virtus Zallot, 05 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Giulia Pollini ha consultato i documenti e ha analizzato i contesti e i manufatti di un capitolo sconosciuto della storia dell’arte dell’Italia meridionale

In un volume di Matthias Egeler edito da Il Mulino il presunto calice utilizzato nell’Ultima Cena ha una qualità essenziale: la «capacità di riflettere quasi ogni idea o desiderio concepibile»

Il più delle volte l’«amplexus», questo gesto scritto e illustrato, poteva indicare ciò che non si poteva rappresentare esplicitamente, l’atto sessuale

L’immagine di Gerusalemme nell’Europa medievale | Virtus Zallot

L’immagine di Gerusalemme nell’Europa medievale | Virtus Zallot