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«The Dawn Beneath My Skin» (2024) di Camilla Emson

©Camilla Emson. Cortesia di Camilla Emson Studios

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«The Dawn Beneath My Skin» (2024) di Camilla Emson

©Camilla Emson. Cortesia di Camilla Emson Studios

Lo stilista Paul Smith aprirà una galleria durante la Frieze Week

Lo spazio, nel seminterrato del negozio di Albemarle Street a Londra, ospiterà una mostra di arte tessile in collaborazione con la piattaforma digitale Vortic

Il mese prossimo, durante la Frieze Week di Londra, lo stilista Paul Smith inaugurerà un nuovo spazio espositivo permanente nel suo negozio di Albemarle Street con una mostra di arte tessile.
«Fabric of Life» (10 ottobre-18 novembre, online fino al 3 gennaio) è curata da Catherine Loewe e comprende opere di artisti come Andreas Eriksson, Kimathi Mafafo, Emma Talbot, Eduardo Terrazas e Anne von Freyburg. È stata prodotta in collaborazione con la piattaforma espositiva digitale Vortic nell’ambito della serie Vortic Curated.
Smith, che ha avviato la sua attività omonima negli anni Settanta, è da tempo un collezionista di arte e antiquariato (lo si vede regolarmente alla Decorative Fair di Battersea Park) e i suoi eclettici reperti sono spesso esposti insieme ai suoi progetti nei suoi negozi.
Ora, il negozio al 9 di Albemarle Street conterrà una galleria dedicata nel seminterrato, il Paul Smith Space, con un programma di mostre per tutto l’anno, guidato dalla consulente e curatrice d’arte Katie Herrer, che è entrata a far parte del gruppo a luglio nel ruolo appena creato di responsabile dell’arte e delle mostre. In precedenza la Heller ha lavorato alla Whitechapel Gallery, a Frieze Art Fair ed è stata curatrice per i club privati Soho House e House of St Barnabas.
«Sebbene le mostre si svolgano da tempo nella sede di Albemarle Street, aveva senso formalizzare il tutto con una galleria dedicata e stabilire un nome distinto per la divisione arte», spiega Heller. «Soprattutto perché stiamo organizzando mostre e collaborazioni al di là di Albemarle Street e in tutti i negozi del mondo».

«Aviatrix 2» (2024) di Sara Berman. ©Copyright Studio SB Ltd. Cortesia dell’artista

La Heller dice di essere un’ammiratrice di lunga data di Smith. L’anno scorso ha visitato la mostra da lui curata al Museé Picasso di Parigi, «Picasso Celebration: The collection in a new light» ed è rimasta «completamente sbalordita da quanto fosse innovativa». Prosegue: «Sapevo anche che per decenni Sir Paul è stato un appassionato sostenitore del design e degli artisti. Dalla borsa di studio ventennale con la Royal Academy Schools, che ha sostenuto talenti come Lynette Yiadom-Boakye, alla sua vasta collezione d’arte... ero ansiosa di far parte del mondo Paul Smith».
Aggiunge che il futuro programma espositivo a rotazione «presenterà le opere di una serie di artisti, dai talenti emergenti ai nomi più affermati» e costruirà collaborazioni con varie organizzazioni e istituzioni artistiche, «continuando la lunga tradizione di Sir Paul di sostenere gli artisti» (Il Paul Smith Space e la Paul Smith Foundation sono entità separate).
Oliver Miro, fondatore di Vortic, racconta di aver iniziato a parlare con Catherine Loewe della sua idea di mostra tessile circa un anno fa: «Le mostre di Vortic hanno sempre una qualche forma di componente fisica, e così Catherine e io abbiamo iniziato a pensare a dove poterla organizzare». Una conversazione casuale con Heller, con cui Vortic ha lavorato al programma artistico di The House of Koko a Londra, ha portato all’idea di tenere la componente fisica della mostra nel nuovo spazio Paul Smith, il cui tema tessile si adatta perfettamente a una casa di moda.
Come dice Miro, l’arte tessile è in pieno fermento in questo momento, con la recente mostra al Barbican, «Unravel: The Power and Politics of Textiles in Art» e la Biennale di Venezia. La selezione di Loewe al Paul Smith Space «si concentra sul potere del tessuto di rivelare profonde narrazioni psicologiche e di esplorare un’ampia gamma di temi che portano con sé storie personali, sociali, politiche e culturali», si legge in un comunicato stampa, che riunisce un gruppo internazionale di artisti che lavorano con i tessuti in una miriade di forme: tessitura, ricamo, cucito, pittura e collage, oltre a utilizzare metodi digitali.
Le opere di «Fabric of Life» saranno in vendita con prezzi che vanno dalle 4mila alle 90mila sterline. Vortic condurrà le vendite attraverso la sua piattaforma e si occuperà della spedizione e dell’aspetto logistico dell’allestimento della mostra: come dice Miro, contattare i responsabili dell’arte durante la settimana di Frieze è una sfida, quindi i contatti di Vortic sono preziosi. Infine aggiunge: «Vortic è stata creata in un’ottica di sostenibilità, quindi cerchiamo di non effettuare spedizioni internazionali. Pertanto, la componente digitale può espandere la mostra, possiamo mostrare opere tessili dagli Stati Uniti, ad esempio, senza dover spedire le opere vere e proprie».
Vortic creerà anche alcuni spazi VR all’interno della mostra, in cui alcuni mobili e disegni tessili di Paul Smith potranno essere visti in VR per la prima volta, sia in loco, con cuffie VR, che online.

Anna Brady, 26 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

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