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Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliSi è soliti associare il nome della celebre agenzia fotografica Magnum Photos a coloro che la fondarono nel 1947: Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandivert. Nel 1951 vi entrarono a far parte le prime figure femminili, Inge Morath e Eve Arnold. A quest’ultima, Camera-Centro Italiano per la Fotografia di Torino ha dedicato una mostra nel 2023, che si inserisce in un più ampio tentativo di dare rilievo alle carriere di donne attive nel settore nel secondo Novecento (come Margaret Bourke-White e Dorothea Lange), troppo spesso adombrate da colleghi di sesso maschile i cui scatti sono diventati manifesti della fotografia di reportage.
Con «Women Power. L’universo femminile nelle fotografie dell’agenzia Magnum dal dopoguerra a oggi» (fino al 21 settembre) l’istituzione torinese, nelle persone di Walter Guadagnini e Monica Poggi in veste di curatori, portano nel Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme (Pd) una selezione di immagini iconiche di Magnum Photos per mettere in luce la forza e la complessità del cammino femminile verso l’emancipazione e le trasformazioni sociali che hanno segnato la condizione delle donne negli ultimi settant’anni.
Promossa da Comune di Abano Terme-Museo Villa Bassi Rathgeb in collaborazione con CoopCulture, la mostra si concentra su due aspetti complementari, le donne fotografe che raccontano la realtà con una visione unica, e le donne ritratte che emergono come soggetti di grande valore dalle lenti dell’agenzia, testimoni di sfide, conquiste e ruoli in contesti intimi e pubblici.
Il percorso espositivo si articola in sei nuclei tematici che esplorano il contesto familiare, la crescita, l’identità, i miti della bellezza e della fama, le battaglie politiche e la guerra. Ognuno è rappresentato da lavori realizzati da alcune delle più importanti autrici di Magnum Photos, tra cui Morath, Arnold, Olivia Arthur, Myriam Boulos, Bieke Depoorter, Nanna Heitmann, Susan Meiselas, Lúa Ribeira, Alessandra Sanguinetti, Marilyn Silverstone e Newsha Tavakolian. Dall’accostamento di autrici di fama internazionale e giovani fotografe contemporanee, con reportage realizzati in contesti molto diversi da un punto di vista storico e geografico, si ottiene un confronto fra stili, linguaggi e generazioni, che danno vita a un inedito dialogo di voci e sguardi mai convenzionali. Le fotografie, pur diversissime tra loro, sono legate da lotte, emozioni ed esperienze che, attraverso la loro presenza e le posture, diventano simboli di un cammino di emancipazione, sia come individui che come collettività.
Pur celebrando il contributo femminile alla fotografia, «Women Power» include anche scatti di celebri fotografi come Robert Capa, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Rafal Milach, Paolo Pellegrin e Ferdinando Scianna, che hanno saputo raccontare la condizione femminile testimoniando le sfide legate ai diritti delle donne.