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Michelle Obama alla Convention democratica del 20 agosto

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Michelle Obama alla Convention democratica del 20 agosto

Michelle Obama entra nel mondo dell’arte per esortare gli elettori al voto

L’ex First Lady americana sta lavorando a una collaborazione tra la sua organizzazione When We All Vote e la piattaforma di raccolta fondi Art For Change

Gareth Harris

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L’ex first lady statunitense Michelle Obama, che all’inizio della settimana è intervenuta alla Convention democratica di Chicago, sta entrando nel mondo dell’arte grazie a una collaborazione tra la sua organizzazione When We All Vote e la piattaforma di raccolta fondi Art For Change.

L’obiettivo della nuova iniziativa congiunta è quello di incrementare l’affluenza alle urne in occasione delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre, che vedranno la candidata democratica Kamala Harris contrapposta al candidato repubblicano Donald Trump. Secondo una dichiarazione di Art for Change, l’organizzazione «donerà il cinque per cento del prezzo di acquisto delle opere non incorniciate vendute fino al primo dicembre, con un impegno minimo di 10mila dollari, per sostenere la missione di When We All Vote di aumentare la partecipazione degli elettori in questo anno elettorale cruciale».

Tra gli artisti partecipanti figurano Aaron Johnson, il cui «Oh My Heart» (2023) mostra due figure che si fondono insieme, e Caris Reid, la cui opera testuale dice semplicemente «Vote». L’opera «Shirley #3» (2023) di Rico Gatson, invece, raffigura l’omonima prima donna nera eletta al Congresso, Shirley Chisholm.

Reid ha dichiarato: «Il mio lavoro è molto estroso e onirico. Sono affascinata dalla confusione tra fisico e metafisico. Sebbene non utilizzi tipicamente il lettering nelle mie opere, volevo creare un dipinto “di voto” che facesse riferimento a opere storiche ma che trasmettesse anche un senso di meraviglia, di possibilità, persino di speranza».

«La collezione When We All Vote nel suo complesso crea una narrazione che speriamo evochi varie sfumature dell’America», ha dichiarato al quotidiano britannico «The Guardian» Jeanne Masel, fondatrice di Art for Change. «Art for Change mette in contatto collezionisti d'arte socialmente consapevoli con artisti contemporanei molto richiesti e con le loro opere», si legge sul sito web dell'organizzazione. When We All Vote, invece, «è un’iniziativa nazionale leader e apartitica con la missione di cambiare la cultura del voto e di aumentare la partecipazione a ogni elezione, aiutando a colmare il divario di età e di razza».

Per parte sua, l'illustratore Shepard Fairey ha lanciato una stampa di Kamala Harris nello stile della sua celebre opera «Hope» del 2008, che raffigura Barack Obama. La nuova opera reca la scritta «Forward».

«Credo che il vicepresidente Kamala Harris e il suo vice Tim Walz siano la nostra migliore occasione per andare avanti. Sono la nostra migliore occasione per respingere il fascismo dilagante e le minacce alla democrazia, e la nostra migliore occasione per creare il mondo che tutti desideriamo e meritiamo», afferma Fairey in una dichiarazione online. E aggiunge: «Quest’arte è uno strumento di attivismo di base che tutti possono utilizzare in modo non commerciale. Non sono stato pagato per questo e non riceverò alcun beneficio finanziario da esso».

Oggi 22 agosto la Harris chiuderà la Convention democratica con un discorso di accettazione della candidatura.

Gareth Harris, 22 agosto 2024 | © Riproduzione riservata

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