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San Giovanni in preghiera di uno scultore fiorentino di fine XV secolo inizi XVI, Museo Bardini, Firenze © Comune di Firenze. Studio Fotografico Antonio Quattrone

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San Giovanni in preghiera di uno scultore fiorentino di fine XV secolo inizi XVI, Museo Bardini, Firenze © Comune di Firenze. Studio Fotografico Antonio Quattrone

Nelle case fiorentine del Rinascimento

Alessandra Giannotti dedica un volume alla produzione fiorentina di alcune piccole sculture devozionali in terracotta di età rinascimentale, oggetto di culto dell'élite borghese tra Otto e Novecento

Almerinda Di Benedetto

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La passione per gli stili del passato assunse nell’Ottocento tutte le caratteristiche di una moda imperante. A tal punto da precipitare nel kitsch quando si tradusse nella riproposizione composita e onnivora dei più diversi revival, invadendo contesti privati ricostruiti spesso senza alcuna attenzione filologica.

Tuttavia ci furono spazi colti e percorsi raffinati che la storiografia artistica talvolta illumina contribuendo ad aggiungere nuovi tasselli alla comprensione del dilagante eclettismo fin de siècle. È il caso dell’agile volume di Alessandra Giannotti, con catalogo in appendice illustrato da belle immagini a colori, che la studiosa dedica alla produzione fiorentina di alcune piccole sculture devozionali in terracotta di età rinascimentale, oggetto di culto dell'élite borghese a cavallo tra Otto e Novecento.

La puntuale ricerca d’archivio, insieme all’indagine accurata sulle coordinate incrociate tra committenza, autografia ed iconografia, se da un lato indaga le consuetudini domestiche della Firenze rinascimentale, data la destinazione delle opere ad ambienti intimi e devozioni private, dall’altro aiuta a comprendere anche la fortuna di queste opere qualche secolo più avanti, sul mercato internazionale del collezionismo otto-novecentesco.

Ci racconta di una vera ossessione per il gusto neorinascimentale che, soprattutto in Toscana, condusse all’allestimento di sontuosi ambienti privati in stile, decollata in anni risorgimentali con allusioni nazionaliste e proseguita fino agli esordi del Novecento. 

Le dimore di Hortense Mitchell e Arthur Acton, di Herbert Percy Horne, di Charles Loeser furono in tal senso esemplari di un gusto che più che scegliere la ricostruzione fedele degli ambienti attraverso arredi e suppellettili d’epoca, si lasciava guidare dal confortevole piacere estetico, preferendo così collocare il «San Girolamo in preghiera» del Maestro dei bambini irrequieti sul «tavolo centrale della Sala del caminetto, dividendo in un caso la scena con oggetti decorativi quali piatti e cestine robbiane».

Sculture in terracotta. Devozione nella casa fiorentina del Rinascimento, 
di Alessandra Giannotti, 110 pp., ill., Olschki, Firenze 2021, € 30
 

San Giovanni in preghiera di uno scultore fiorentino di fine XV secolo inizi XVI, Museo Bardini, Firenze © Comune di Firenze. Studio Fotografico Antonio Quattrone

La copertina del libro

Almerinda Di Benedetto, 22 agosto 2022 | © Riproduzione riservata

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