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Una delle fotografie scattate da Marco Anelli nel cantiere di Magazzino Italian Art e ora esposte nell'Istituto Italiano di Cultura a New York

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Una delle fotografie scattate da Marco Anelli nel cantiere di Magazzino Italian Art e ora esposte nell'Istituto Italiano di Cultura a New York

New York, Marco Anelli nel cantiere del Magazzino

Stefano Luppi

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New York. Magazzino Italian Art, lo spazio privato dedicato all’arte italiana del dopoguerra e contemporanea a Cold Spring (NY) voluto a fine giugno dai collezionisti Nancy Olnick e Giorgio Spanu, ha annunciato la prossima iniziativa. Si tratta della rassegna, nata dalla pubblicazione (arriverà a novembre per i tipi di Skira Rizzoli, 129 immagini con testi di Manuel Blanco, Alberto Campo Baeza, Marvin Heiferman, Miguel Quismondo e Vittorio Calabrese) Marco Anelli: Building Magazzino, che sarà visitabile l’Istituto Italiano di Cultura di New York dal 4 ottobre al 2 novembre.

Il progetto espositivo, curato dal direttore di Magazzino Italian Art Vittorio Calabrese, comprende una selezione di 24 fotografie di Marco Anelli (Roma, 1968), tutte di grande formato: 13 ritratti dei lavoratori che hanno partecipato alla costruzione di Magazzino Italian Art su progetto dell’architetto Miguel Quismondo  e una serie di 11 fotografie che raffigurano le diverse fasi della costruzione dell’edificio. In occasione della inaugurazione, mercoledì 4 ottobre alle ore 18, è prevista una conversazione tra Anelli, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Giorgio Van Straten e i fondatori di Magazzino. 

Marco Anelli ha fotografato i lavori del cantiere di Magazzino, stagione dopo stagione, giorno e notte, godendo di un accesso privilegiato, senza restrizioni. «Le immagini che Marco ci presenta sono molto di più di una mera documentazione, affermano i collezionisti e il direttore Calabrese. La complessa comunità che si è sviluppata attorno a Magazzino Italian Art, il cantiere, e soprattutto l’arte e l’architettura hanno avuto, attraverso gli occhi di Anelli, la loro rappresentazione più autentica, rivelandosi a noi attraverso le sue penetranti, indimenticabili immagini».
Anelli vive a New York e negli ultimi anni ha partecipato a progetti presso il MoMA e il Whitney Museum of American Art.

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Stefano Luppi, 02 ottobre 2017 | © Riproduzione riservata

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