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«La Carità, dettaglio» di Giorgio Vasari, Milano, Pinacoteca di Brera Credit © Gallerie dell'Accademia, Archivio fotografico, foto Matteo De Fina, 2021,  su concessione del Ministero della Cultura

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«La Carità, dettaglio» di Giorgio Vasari, Milano, Pinacoteca di Brera Credit © Gallerie dell'Accademia, Archivio fotografico, foto Matteo De Fina, 2021,  su concessione del Ministero della Cultura

Notizie dal MiC 8 luglio 2024

Presentata a Roma l’app Musei italiani • Musei e parchi archeologici da record nel 2023 • Approvate le nomine dei quattro capi dipartimento Il portico di Caligola riemerso in piazza PiaTutti i vincitori del 13mo Italian Councilla settimana del MiC in 9 notizie

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Presentata a Roma l’app Musei italiani

Mercoledì 3 luglio al Ministero della Cultura a Roma, a un anno dal suo primo rilascio, è stata presentata Musei italiani, l’app ufficiale del Sistema Museale Nazionale, collegata alla piattaforma museiitaliani.it. L’app permette di informarsi, esplorare e acquistare i biglietti d’ingresso per i luoghi della cultura statali in tutto il territorio nazionale. L’incontro è stato dunque un’occasione non solo per promuoverne la conoscenza e l’utilizzo, ma anche per fare il punto sui risultati raggiunti e le prospettive future. Dotata di un’identità visiva ben riconoscibile grazie al logo Musei italiani e allo sfondo blu che richiama il colore istituzionale del Ministero della Cultura, l’app, disponibile gratuitamente nei principali store, è stata rilasciata un anno fa, insieme alla piattaforma web a essa collegata. Oltre 400 gli istituti statali a oggi presenti, di cui in 130 usufruiscono già del sistema di gestione della biglietteria. Uno strumento per guidare il visitatore all’acquisto del biglietto, sia direttamente nella piattaforma di e-ticketing Musei italiani sia reindirizzandolo negli altri canali ufficiali di vendita specifici, eventualmente previsti dai singoli Musei.

Musei e parchi archeologici, è record di ingressi nel 2023

Mercoledì 3 luglio a Roma, al Ministero della Cultura, sono stati anche presentati i dati relativi agli ingressi nei musei e parchi archeologici nazionali, che nel 2023 hanno segnato un record di visitatori e incassi, confermando non solo l’andamento positivo già registrato nel 2022, ma superando anche i numeri del prepandemia. Alla presentazione sono intervenuti il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il direttore generale Musei Massimo Osanna. A questo link è possibile consultare l’elenco completo dei dati. Il numero totale segna un record con 57.730.502 visitatori, mai registrati nelle serie storiche. Rispetto al 2022 l’aumento è di 10,7 milioni, circa il 23%. Rispetto al 2018 (55,3 milioni) si ha invece una variazione positiva di 2,4 milioni di visitatori, pari più 4%. Il 2023 rappresenta un record anche per gli incassi: 313,9 milioni di euro, con un incremento di quasi il 34% rispetto al 2022 (+79,3 milioni di euro) e un incremento di quasi il 30% (+71,5 milioni di euro) rispetto al 2019. I cinque musei più visitati sono Colosseo, Pantheon, Uffizi, Pompei, Gallerie dell’Accademia di Firenze. Si registrano variazioni positive in termini di ingressi anche fra i musei afferenti alle Direzioni regionali Musei (ora Direzioni regionali Musei nazionali), fra questi, il Museo nazionale di Castel Sant’Angelo, il Cenacolo Vinciano, il Museo archeologico di Venezia e Castel Sant’Elmo a Napoli.

Approvate le nomine dei quattro capi dipartimento del MiC

Sono Mario Turetta, Paolo D’Angeli, Luigi La Rocca e Alfonsina Russo. La riforma, o meglio, la nuova organizzazione del MiC voluta dal ministro Gennaro Sangiuliano prende corpo. La principale novità, come già annunciato nei mesi scorsi, riguarda l’istituzione di quattro dipartimenti del Ministero: Dipartimento per le attività culturali (DiAC), Dipartimento per l’amministrazione generale (DiAG); Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio (DiT); Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale (DiVa); Mario Turetta, Paolo D’Angeli, Luigi La Rocca, e Alfonsina Russo: sono questi i nominativi scelti per ricoprire gli incarichi, conferiti ieri pomeriggio, su proposta del ministro Sangiuliano, dal Consiglio dei Ministri. Mario Turetta, segretario generale del MiC, ruolo ora soppresso e sostituito proprio dai quattro nuovi dipartimenti, sarà a capo del DiAC. Paolo D’Angeli, già dirigente alla Direzione generale Bilancio, andrà al DiAG. Luigi La Rocca, già Direttore generale archeologia, guiderà il Dit, mentre Alfonsina Russo, fino ad oggi direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, amministrerà il DiVa.

Il portico di Caligola e strutture età Giulio-Claudia riemersi in piazza Pia

Nel corso dei lavori di scavo stratigrafico e delocalizzazione della fullonica rinvenuta nel cantiere per il sottopasso di piazza Pia a Roma, sono stati rinvenuti i resti di un’interessante opera di sistemazione a giardino, affacciata sulla riva destra del Tevere. Si tratta di una struttura costituita da un muro in opera quadrata di travertino, di terrazzamento della riva del fiume, dietro al quale fu realizzato un portico colonnato, di cui restano le sole fondazioni, e un’ampia superficie aperta sistemata a giardino. Lo scavo, condotto dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, coordinato sul campo dall’archeologa Dora Cirone con la direzione scientifica di Alessio De Cristofaro, ha permesso di documentare come la sistemazione sia stata interessata da tre fasi edilizie, susseguitesi tra l’età di Augusto e quella di Nerone. Il rinvenimento di un tubo idrico in piombo (fistula plumbea), timbrato con il nome del proprietario della fornitura di acqua, e del giardino, permette di identificare il personaggio titolare del primo rifacimento del complesso. L’iscrizione recita C(ai) Cæsaris Aug (usti) Germanici: Caligola, figlio di Germanico e Agrippina maggiore e imperatore dal 37 al 41 dopo Cristo. Il ritrovamento potrebbe trovare un interessante riscontro anche nelle fonti letterarie antiche, in un passo dell’Ambasceria a Gaio (Legatio ad Gaium) scritta da Filone di Alessandria. Lo scavo ha inoltre restituito una serie importante di Lastre Campana, terrecotte figurate usate per la decorazione dei tetti, con scene mitologiche inusuali, riutilizzate come coperture delle fogne della fullonica, ma in origine probabilmente realizzate per la copertura di una qualche struttura del giardino, forse dello stesso portico.

Scoperte tracce di affreschi durante i restauri del convento di Sant’Antonio al Seggio ad Aversa

Durante gli interventi di recupero del chiostro del complesso conventuale, in particolare durante la predisposizione del trattamento delle volte, al di sotto dell’attuale imbiancatura, sono emerse in più punti tracce di colore che progressivamente si sono rivelate molto estese e attribuibili, sulla base di un primo esame, a una delle ristrutturazioni dei secoli XVI e successivi. I diversi saggi effettuati dal Direttore dei lavori, ing. Oreste Graziano, hanno consentito, al momento, di vedere parti di un’ampia decorazione a fogliami, all’interno della quale sono posizionate immagini di santi e sante dell’ordine francescano. Si intravede il volto di una suora, con l’abito delle clarisse, forse santa Chiara, riconoscibile dal libro della regola che la santa stringe sul cuore e una figura di frate giovane la cui mano destra presenta il segno delle stimmate, cosa che consente di identificare l’immagine come san Francesco, fondatore dell’ordine serafico. Le fonti attestano che il complesso conventuale di Sant’Antonio al Seggio è uno dei più antichi insediamenti francescani della Campania, e la chiesa è la più antica fra quelle dedicate a sant’Antonio, dal momento che alcune fonti documentarie, come il Codice di San Biagio, la riportano fin dal 1232, anno della canonizzazione del santo di Padova, morto nel 1231. Nel corso del XIX secolo, molte delle chiese ex conventuali, tra cui la Chiesa di Sant’Antonio, furono trasferite al patrimonio dello stato ed incamerate nel FEC, Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno. Da questo fu poi concessa in uso alla Diocesi di Aversa e affidata ai Frati Conventuali della Provincia Francescana Napoletana.

Proclamati tutti i vincitori del 13mo Italian Council

Il 21, 27 e 28 giugno sono stati proclamati tutti i vincitori dei 3 ambiti del bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, lanciato con un budget di 2,7 milioni di euro per il tradizionale programma di finanziamenti internazionale a supporto della creatività contemporanea italiana, dell’arte e della ricerca artistica, critica e curatoriale italiane all’estero. Per l’Ambito 1 (Committenza internazionale e acquisizione di opere) sono 12 vincitori a fronte di 37 candidature; per l’Ambito 2 (Promozione internazionale di artisti, curatori e critici), 26 vincitori (a fronte di 73 candidature) suddivisi in 5 mostre monografiche presso istituzioni internazionali, 2 partecipazioni a importanti manifestazioni internazionali e mostre collettive, 4 curatori ospiti per importanti manifestazioni internazionali, 15 pubblicazioni internazionali; per l’Ambito 3 (Sviluppo dei talenti), sono infine 29 i vincitori su 130 candidature. L’elenco completo disponibile sul sito creativitacontemporanea.cultura.gov.it.

Ricomposto il soffitto vasariano di Palazzo Corner Spinelli

Sarà presentato il 28 agosto dalle Gallerie dell’Accademia a quasi cinque secoli dalla sua realizzazione, risalente al 1542, la ricomposizione integrale del soffitto ligneo dipinto da Giorgio Vasari per Palazzo Corner Spinelli a Venezia. Realizzata su commissione di Giovanni Corner, l’opera è composta da nove tavole dipinte:  cinque allegorie delle Virtù (Carità, Fede, Speranza, GiustiziaePazienza) e quattro comparti angolari con putti. Rimossi nel XVIII secolo dalla loro collocazione originaria, nel corso del secolo successivo furono dispersi in varie collezioni italiane ed estere. Nel 1987 è cominciata la lenta ma continuativa acquisizione dei comparti da parte dello Stato da destinare alle Gallerie dell’Accademia.

 

Al Vittoriano ripartono le aperture serali straordinarie

Dal 5 luglio torna l’appuntamento con le aperture serali del Vittoriano, nell’ambito del programma culturale del VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia, luogo sempre più inclusivo nei confronti dei visitatori e della comunità. Tutti i venerdì, dal 5 luglio al 13 settembre (tranne il 16 agosto) e nelle giornate di sabato 6 luglio, 7 e 14 settembre, il Vittoriano, compresa la Terrazza Panoramica, prolungherà l’apertura fino alle 23.30, con ultimo ingresso alle 22,45. Si segnalano inoltre iniziative all’insegna dell’accessibilità e dell’inclusione, organizzate dal team didattico del VIVE, dedicate a un pubblico ampio e diversificato: laboratori per bambini e famiglie; visite speciali per esplorare il monumento con mappa, torcia e bussola; visite guidate sulle relazioni fra arte, letteratura e cinema al Vittoriano; e un percorso sulle principali emergenze artistico-architettoniche. 

Carabinieri TPC in Brasile per il corso «I Caschi Blu della Cultura»

La missione addestrativa, tenuta dal 24 giugno al 2 luglio 2024 da esperti italiani del Ministero della Cultura e del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, ha voluto trasmettere ai Paesi partecipanti quali Brasile, Cile, Colombia e Paraguay il modello italiano di tutela del patrimonio culturale attraverso sessioni teoriche ed esercitazioni pratiche, tra cui la simulazione di una inondazione e un focus rivolto alla sicurezza di beni archivistici e librari in ragione delle esigenze di tutela del territorio ospitante. Hanno partecipato 55 funzionari pubblici latinoamericani, provenienti da forze di polizia, forze armate, protezione civile e vigile del fuoco, Ministero della Cultura oltre a restauratori e conservatori di beni culturali, per formare di una task force italo-latinoamericana per la protezione del patrimonio culturale. Durante la consegna dei diplomi, la Segretaria Generale Cavallari ha sottolineato che l’obiettivo principale dell’IILA è di stimolare la reciproca conoscenza e integrazione fra i Paesi membri. Il programma addestrativo di quest’anno, come quello realizzato nel giugno 2023 a Città del Messico con la partecipazione di esperti di Bolivia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Messico, Perù e Repubblica Dominicana, ha conseguito l’obiettivo di promuovere la condivisione di esperienze e buone pratiche per la possibile creazione di Caschi Blu della Cultura in Brasile, Colombia, Cile e Paraguay.

Redazione online, 08 luglio 2024 | © Riproduzione riservata

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