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Simone Facchinetti
Leggi i suoi articoliNon si può improvvisare l’esecuzione di una partitura difficile, a meno di essere dei geni. Lo sanno tutti che per superare una prova bisogna prepararsi a dovere. Lo spettacolo dell’asta Christie’s del 5 febbraio è stato indecoroso. Il direttore d’orchestra era piuttosto impacciato. Ma la cosa più grave ha riguardato alcuni ritiri inattesi. Spieghiamo cosa è accaduto. Durante l’incanto uno dei lotti di punta (il «San Sebastiano» di El Greco) è stato ritirato in silenzio (zitti e mosca), perché lo Stato della Romania ne ha rivendicato la legittima proprietà, avendo lasciato i suoi confini, pare illecitamente, nel 1947. Ora la faccenda è in mano agli uffici legali ma il primo round è suonato a favore del governo rumeno. Poi ci sono stati tre ritiri preventivi, forse perché sulla carta non c’erano offerte adeguate? La cosa spiacevole è che hanno coinvolto tre gioielli di famiglia: Sweerts, Hals e Parmigianino (il secondo dello stesso autore incluso nell’asta, ma anche l’unico vero). L’altra grave anomalia ha riguardato i troppi lotti venduti sotto la stima di partenza, segnalo solo il caso dell’«Allegoria» di Jean-Baptiste Oudry: stimata 200-300mila dollari e venduta, diritti inclusi, a 69mila! Provate a immaginarvi la scena: entrate da Cartier e chiedete il prezzo di un anello. Tornate il giorno dopo e vi dicono che costa la metà. Quello successivo ve lo tirano dietro a un terzo. Iniziate a pensare che è un affare o una fregatura?
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Jacopo Tintoretto «Ritratto di giovane». Cortesia di Sotheby’s
Sono tutti segnali di un corpo scollegato dal cervello, tipo Frankenstein. Si sa che il mercato non ha memoria, quindi quando avrete finito di leggere questo articolo la giostra si sarà già rimessa in moto. Difatti il giro panoramico di Sotheby’s è stato più divertente e spensierato. I lotti maggiori sono andati tranquillamente venduti (tranne uno), con qualche sorpresa positiva. Due, in particolare, meritano di essere segnalati: il «Ritratto di giovane» di Jacopo Tintoretto venduto, compresi i diritti, a 2.160.000 dollari (partiva da una stima di 800mila-1.200.000mila) e il «Ritratto di ragazza» di Cornelis de Vos venduto a 2.040.000 dollari (da una stima di 600-800mila). È la rivincita del genere del ritratto su altri generi tradizionalmente considerati maggiori? È da molti anni che si assiste a questo fenomeno che sembra ormai essersi consolidato. Invece le mode vanno e vengono, come la bolla speculativa rappresentata dal «Faro II» di August Strindberg (invenduto alla stima record di 4-6milioni) che sembra essersi già sgonfiata.
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