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Una veduta della cattedrale di Notre-Dame-de-l’Assomption di Clermont-Ferrand

Foto tratta da Wikipedia, CC BY-SA 4.0, User:Fabien1309

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Una veduta della cattedrale di Notre-Dame-de-l’Assomption di Clermont-Ferrand

Foto tratta da Wikipedia, CC BY-SA 4.0, User:Fabien1309

Oltre 20 milioni per la cattedrale di Clermont-Ferrand

Notre-Dame-de-l’Assomption avrà il secondo maggior cantiere di restauro (che durerà almeno sei anni) su un edificio religioso in Francia dopo Notre-Dame di Parigi

Cecilia Paccagnella

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Nel cuore dell’Alvernia, al centro della Francia, la cattedrale di Notre-Dame-de-l’Assomption di Clermont-Ferrand, maestoso esempio di gotico d’Oltralpe edificato a partire dal 1248 (anche se la facciata occidentale e le due campate adiacenti alla navata centrale furono costruite su progetto dell’architetto Eugène Viollet-le-Duc nella seconda metà dell’Ottocento), si prepara a una nuova stagione. Nei prossimi mesi prenderà il via un imponente cantiere di restauro, promosso dalla Drac-Direction Régionale des Affaires Culturelles Auvergne-Rhône-Alpes, che interesserà l’intero sistema delle coperture e i dispositivi di sicurezza, per un investimento complessivo stimato oltre 20 milioni di euro, interamente finanziato dal Governo francese.

Classificata «Monument historique» nel 1862 e proprietà statale dal 1905, la cattedrale, celebre per il colore scuro della pietra lavica di Volvic, è uno dei simboli architettonici della regione. Dal 2017, l’analisi delle condizioni strutturali ha evidenziato criticità dovute a infiltrazioni e al naturale degrado dei materiali. Di conseguenza, sono stati avviati interventi urgenti, tra cui la messa in sicurezza della copertura (2020) e il restauro di una finestra medievale (2023).

Dopo anni di indagini tecniche, rilievi e primi interventi conservativi, quindi, il progetto di ristrutturazione entra nel vivo sotto la guida dell’architetto capo dei Monuments historiques Rémi Fromont, già noto per il suo coinvolgimento nel cantiere di Notre-Dame di Parigi.

Il primo lotto dei lavori, che partirà a fine settembre, riguarderà il corpo occidentale, con il consolidamento delle torri e la revisione dell’impermeabilità delle parti superiori. Saranno implementati anche sistemi avanzati per la sicurezza antincendio, come colonne «a secco» e telecamere termiche, in linea con le direttive stilate a seguito dell’incendio della cattedrale parigina nel 2019. Questa fase (8,2 milioni di euro) avrà una durata prevista di 18 mesi. Seguiranno la revisione della copertura della navata centrale (dal 2027) e, più avanti, delle navate laterali e cappelle, in attesa di ulteriori fondi.

Il cronoprogramma si estende su almeno sei anni, con l’obiettivo di garantire la tutela sostenibile del monumento senza interromperne la fruizione pubblica. La cattedrale resterà infatti aperta al culto e alle visite: i cantieri, pensati per ridurre al minimo l’impatto urbano, saranno collocati nella zona nord della piazza antistante, Place de la Bourse, mentre appositi pannelli informativi accompagneranno il pubblico seguendo l’evoluzione dei lavori.

Il restauro coinvolge una rete articolata di professionisti: la già citata Drac; la Crmh-Conservation régionale des monuments historiques; l’Acmh-Architecte en chef des Monuments historiques, responsabile scientifico e operativo del progetto; l’Abf-Architecte des bâtiments de France, per la manutenzione ordinaria e la vigilanza tecnica; e naturalmente il clero, garante dell’uso liturgico dell’edificio.

L’intervento su Notre-Dame-de-l’Assomption si inserisce in un quadro più ampio di valorizzazione del patrimonio gotico francese, con una particolare attenzione ai temi della prevenzione e della sicurezza.

Cecilia Paccagnella, 16 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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