Giorgio Azzoni
Leggi i suoi articoliGià nel titolo, che evoca un ossimoro concettuale, il libro innesca una riflessione sulla relazione tra il nostro tempo e il suo passato più prossimo. Ereditare non è infatti solo ricevere un dono ma riconoscerlo e vivificarlo per trasformarlo in risorsa, come suggeriva Goethe nel Faust: «Ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo se vuoi possederlo davvero». Ereditare il patrimonio architettonico della recente modernità significa riattivarne l’uso insieme ai significati e al ruolo culturale, ambientale e urbano. Per questo è necessario conoscerlo e riconoscerne la qualità, in Italia spesso non ancora percepita.
A tale scopo, nel 2002 l’allora Direzione Generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanee avviò il Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi. Ora completata, tale iniziativa ha selezionato e schedato più di 4mila opere e situazioni urbane divise per regioni, pubblicate su piattaforma web. Il poderoso volume curato da Stefania De Notarpietro, Alessandra Ferrighi, Eliana Garofalo e Luciano A. Scuderi per la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e per la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, ne offre ora una sintesi significativa, integrata da riflessioni teoriche e indicazioni metodologiche dei responsabili scientifici del censimento. La pubblicazione è utile strumento da consultare per proprietari, enti di tutela e progettisti, ma anche per osservatori e fruitori.
Oltre ad architetture iconiche, presenta opere poco note, esemplari per valore simbolico e, talora, per audacia estetica e costruttiva. Esse costituiscono un patrimonio di prossimità da tutelare, valorizzare e tramandare, perché continuino a essere vissute e a vivere con noi entrando, con restituita dignità, nel futuro.
Ereditare il presente. Conoscenza, tutela e valorizzazione dell’architettura italiana dal 1945 ad oggi
a cura di Stefania De Notarpietro, Alessandra Ferrighi, Eliana Garofalo e Luciano A. Scuderi, 592 pp., ill., Magonza, Arezzo 2024, € 33
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