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Particolare di «Finestra e tavolo da lavoro» di Renato Guttuso

Courtesy of Pandolfini Casa d’Aste

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Particolare di «Finestra e tavolo da lavoro» di Renato Guttuso

Courtesy of Pandolfini Casa d’Aste

Pandolfini chiude l’asta di moderno e contemporaneo a 1,7 milioni di euro

Botero, Ligabue e de Chirico tra i protagonisti, mentre il mercato conferma l’interesse per il Novecento italiano e il contemporaneo internazionale

Monica Trigona

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Si è conclusa con un totale di 1,7 milioni di euro l’asta autunnale di Pandolfini (13 novembre) dedicata all’arte moderna e contemporanea, ospitata nella sede milanese di via Manzoni. L’evento ha confermato la solidità del dipartimento, superando le performance dello scorso anno e consolidando l’interesse dei collezionisti italiani e internazionali verso opere di grande qualità e rilevanza storica.

Il lotto più prestigioso è stato il «Ritratto» di Fernando Botero del 1966, un olio su tela che unisce quotidianità, memoria e intimità in una composizione poetica, aggiudicato per 176.400 euro. Anche Pablo Picasso ha registrato ottime performance: la china e acquerello su carta «Le Petit Déjeuner» del 1959 ha raggiunto 138.600 euro, mentre la placca in terracotta «Visage aux cheveux bouclés» è stata venduta per 20.160 euro. Antonio Ligabue ha confermato il suo appeal sul mercato con «Autoritratto triste», ceduto a 157.500 euro e “«Lotta di bisonti» a 23.940 euro, mentre Giorgio de Chirico ha ottenuto risultati significativi con «La grande torre» a 100.800 euro, «Piazza d’Italia» a 51.660 euro e «Cavalli, cavaliere e viandante» a 20.160 euro, sottolineando come i grandi maestri della metafisica continuino a conquistare i collezionisti.

Ottime aggiudicazioni hanno riguardato anche il Novecento italiano: Renato Guttuso ha visto «Finestra sul tavolo da lavoro» realizzarsi per 75.600 euro, mentre Filippo de Pisis con «Interno di studio [Omaggio a Chardin]» ha raggiunto 40.320 euro. Tra le opere futuriste, la lito-latta di Marinetti e Tullio d’Albisola «Parole in libertà futuriste, tattili-termiche olfattive» ha conquistato 46.620 euro, confermando l’interesse per le avanguardie storiche italiane.

Gli artisti contemporanei internazionali hanno ottenuto ottime performance: i disegni di Keith Haring su quotidiani dedicati alla caduta del Muro di Berlino sono stati venduti tra 16.380 e 17.640 euro, mentre il pennarello realizzato per il tributo ai 70 anni di Nelson Mandela ha raggiunto 25.200 euro, evidenziando come il mercato italiano valorizzi sempre di più opere iconiche del contemporaneo globale. Nel comparto scultoreo, «Ritratto di Inge» di Giacomo Manzù in bronzo ha raggiunto 37.800 euro, mentre «Ragazzo in piedi» di Giuliano Vangi, in bronzo e lega di nichel, è stato aggiudicato per 69.300 euro. Complessivamente, l’asta Pandolfini evidenzia una domanda stabile per i maestri consolidati, una solida attrattiva per il Novecento italiano e un crescente interesse per il contemporaneo internazionale e per la scultura. 

Monica Trigona, 19 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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