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Parma ottocentesca

Susanna Paparatti

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Dal 27 marzo quello che è stato un corridoio utilizzato dal pubblico come spazio di passaggio durante la visita alla Galleria Nazionale a Palazzo della Pilotta diverrà parte integrante del circuito espositivo. È qui infatti che troveranno spazio, pulite dal laboratorio interno, circa 20 opere (mai esposte e normalmente custodite fra le altre nei magazzini della struttura) che illustrano, fra scorci e vedute urbane, alcune delle quali scomparse come le Beccherie di piazza Ghiaia, interni e facciate di palazzi storici, oltre a una serie di ritratti di personaggi illustri, uno spaccato ottocentesco della città eseguito prevalentemente da artisti parmensi. Acquerelli, oli, carte e documenti saranno perfettamente integrati nel percorso anche grazie ad apposite vetrine e a pannelli didattici illustrativi. L’esigenza di collegare queste opere alle altre di pittura ottocentesca già in mostra permanente nella Galleria è dettata anche dalla volontà di offrire ai turisti dell’Expo 2015 un racconto più dettagliato della città. L’occasione ha dato vita alla mostra «L’Ottocento a Parma» che, dalla Soprintendenza Bsae di Parma e Piacenza, sperano possa rimanere stabilmente nel percorso, senza per questo impedire altre esposizioni delle opere ancora nei magazzini, o turnazioni con specifiche rassegne. A Palazzo della Pilotta, polo culturale della città che assieme alla Galleria ospita il Teatro Farnese, il Museo Archeologico Nazionale, la Biblioteca Palatina e il Museo Bodoniano, è stata dedicata una sezione dell’esposizione.

Susanna Paparatti, 02 marzo 2015 | © Riproduzione riservata

Parma ottocentesca | Susanna Paparatti

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