Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Sentimentalismi

Susanna Paparatti

Leggi i suoi articoli

Dagli scorci di Lucca passando per le sue campagne sino a giungere al mare, in una scansione del territorio che mette in risalto quell’innata predisposizione che in Toscana, dalla fine dell’Ottocento, vide gli artisti postmacchiaioli rielaborare il paesaggio in chiave naturalista, traducendolo quale lessico visivo, che dei diversi stati d’animo riassumeva forme e colori: questo il contenuto della mostra allestita dal 26 settembre al 25 ottobre nella Fondazione Banca del Monte e intitolata «Il sentimento del paesaggio. Il viaggio pittorico nelle terre della Lucchesia», che si compone di circa settanta opere giunte da istituzioni pubbliche e private, molte delle quali raramente esposte, altre inedite, prestate dalle collezioni private degli eredi degli stessi artisti.

Divisa in tre sezioni, «Lucca e il contado», «La Valle del Serchio» e «La Versilia», ognuna delle quali ritmata in funzione delle caratteristiche storico geografiche dell’ambiente, la rassegna annovera oltre ai nomi dei maestri di sempre, come Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Galileo Chini e Arturo Dazzi, altri di artisti che si sono formati o hanno insegnato nelle locali scuole d’arte. Immancabili dipinti di Alceste Campriani che, appartenente alla cosiddetta Scuola di Resina a Napoli e dal 1911 al 1921 direttore dell’Istituto d’Arte di Lucca, contribuì notevolmente all’educazione di giovani artisti dediti alla pittura di paesaggio.

Curata da Antonia d’Aniello, direttrice dei Musei Nazionali di Lucca, Silvestra Bietoletti e Claudio Casini, prevede un itinerario complementare che va dal Rinascimento, nelle raccolte dei Musei Nazionali di Lucca, a quelle dell’Otto e Novecento, esposte nella collezione di Palazzo Mansi.

Susanna Paparatti, 03 settembre 2015 | © Riproduzione riservata

Sentimentalismi | Susanna Paparatti

Sentimentalismi | Susanna Paparatti