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Una veduta del nuovo allestimento del CAMeC a La Spezia

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Una veduta del nuovo allestimento del CAMeC a La Spezia

Parte da Lucio Fontana il nuovo CAMeC

Visita al Centro della Spezia, appena riaperto al pubblico dopo dieci anni di lavori. Nel nuovo allestimento oltre 200 opere dalla seconda metà del Novecento ai giorni nostri e sezioni dedicate al Premio del Golfo e alla Galleria Il Gabbiano

Matteo Fochessati

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Al termine di un lungo periodo dedicato alla manutenzione dell’edificio e al nuovo progetto di ordinamento delle collezioni, il CAMeC-Centro di Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, inaugurato nel 2004, ha riaperto al pubblico sabato 5 ottobre.

Il riallestimento delle raccolte del museo (promosso dal Comune della Spezia, con il supporto della Fondazione Carispezia, e curato da Gerhard Wolf, direttore dal 2003 del Kunsthistorischen Institut in Florenz e membro del Max-Planck-Institut e dell’Accademia delle Scienze e delle Lettere di Berlin-Brandenburg) propone un nuovo percorso espositivo che include oltre 200 opere della collezione permanente ed è introdotto, come cerniera con il mondo esterno, da due opere iconiche di Lucio Fontana e di Gordon Matta-Clark. In chiusura del percorso, una ricca sezione didattica aperta a diversi livelli di fruizione.

Diversi sono i percorsi tematici e cronologici che, spaziando dalla seconda metà del Novecento sino ai giorni nostri e includendo significativi rimandi al passato, accolgono ora nelle rinnovate sale del museo i visitatori, a cui è offerta un’ampia e variegata panoramica sui fenomeni artistici contemporanei e una puntuale documentazione della storia dell’arte spezzina. Attraverso libere combinazioni di opere e un ordinamento non vincolato a tradizionali canoni storico artistici sono state infatti messe a confronto tra loro le opere di alcuni tra i principali protagonisti nazionali e internazionali della ricerca contemporanea, come Enrico Baj, Jean Dubuffet, Anselm Kiefer, Sol LeWitt, Vito Acconci, Christo, Joseph Kosuth e Marina Abramović, solo per citare alcuni nomi. Molte tra tali opere provengono dalla collezione di Giorgio Cozzani e Ilda Goretti, che con la loro consistente donazione al museo (oltre mille oggetti tra dipinti, sculture e grafiche) hanno contribuito ad arricchirne il patrimonio, statuendo allo stesso tempo un saldo legame con la storia della Spezia. Alle più rilevanti esperienze artistiche locali sono state dedicate diverse sezioni: dalla sala riservata al Premio del Golfo, con una selezione di opere degli artisti premiati dal 1949 in poi (tra cui Carla Accardi, Emilio Scanavino, Renato Birolli ed Emilio Vedova), allo spazio destinato all’attività della Galleria Il Gabbiano.

Il restyling del museo ha pure coinvolto gli spazi di raccordo delle sale espositive; pertanto, i lunghi corridoi del piano terra e del primo piano ospitano adesso due quadrerie: una raccoglie, attraverso un fitto allestimento, opere di piccolo e medio formato, l’altra propone invece lavori oversize. A questa nuova impostazione della collezione permanente, arricchita da una rinnovata grafica informativa e supportata da un nuovo sito web, corrisponderà infine, nei programmi dell’Amministrazione comunale, un calendario di esposizioni temporanee che saranno affidate, a partire dalla primavera del 2025, a curatori nazionali e internazionali.

Una veduta del nuovo allestimento del CAMeC a La Spezia

Matteo Fochessati, 07 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

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