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Vittorio Bertello
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Oggi 26 novembre alle ore 17.30 presso la Casa di Piero della Francesca a Sansepolcro (Ar) si tiene un incontro pubblico dedicato al restauro del polittico di Niccolò di Segna (documentato dal 1331-1348), una delle opere più importanti della Concattedrale della cittadina toscana. Promossa dalla Fondazione Piero della Francesca, l’iniziativa offre l’occasione per scoprire da vicino il risultato dei primi interventi sulla parte centrale del capolavoro e per ascoltare gli approfondimenti di alcuni esperti di settore.
Da più di un anno l’intero polittico, che normalmente è esposto in Duomo, è stato trasferito ad Arezzo e sottoposto a un restauro che non solo riporterà l’opera all’originaria bellezza ma consentirà anche di raccogliere maggiori informazioni sia sulle tecniche adoperate dall’artista, sia sugli interventi apportati nel corso del tempo.
Niccolò di Segna, artista attivo a Siena nella prima metà del Trecento e allievo di Segna di Buonaventura, trasse ispirazione dalle innovazioni di Duccio per poi prender spunto dagli eleganti modi di Ugolino di Nerio e Simone Martini. Il suo linguaggio si sviluppa verso uno stile distintivo, arricchito dalla forza espressiva tipica di Pietro Lorenzetti.
Uno degli elementi più rilevanti del polittico è il Cristo risorto raffigurato nel pannello centrale: si tratta di un’immagine che lo stesso Piero della Francesca ebbe modo di studiare e che costituisce un precedente fondamentale nell’evoluzione del tema iconografico della Resurrezione, centrale anche per il celebre artista di Borgo Sansepolcro. Dall’opera di Niccolò Piero trasse alcuni spunti, come la postura del Cristo che si erge appoggiando il piede sul sepolcro, o il vestiario dei soldati addormentati.
Durante l’incontro, oltre alla presentazione delle prime risultanze del restauro, interverranno Carlo Sisi per la Fondazione Cr Firenze (che ha contribuito ai finanziamenti del restauro), la storica dell’arte Ilaria Pennati (Sabap Siena-Grosseto-Arezzo) e la restauratrice Marzia Benini del consorzio R.I.C.E.R.C.A. (che insieme alla collega Paola Baldetti si sta occupando della ripulitura delle tavole). I partecipanti illustreranno storia, tecniche esecutive e stato di conservazione dell’opera. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Piero della Francesca insieme al Comune di Sansepolcro, alla Concattedrale e agli enti sopra citati, potrà essere seguita anche in streaming.
Per ciò che riguarda il restauro vero e proprio, la prima fase ha come scopo quello di pulire completamente l’opera, rimuovendo la patina oscura, dovuta a precedenti restauri e al trascorrere del tempo, che non ne consente una leggibilità ottimale. Alla fine di questo primo intervento il gruppo R.I.C.E.R.C.A. dovrebbe procedere con una seconda fase che consentirà di completare il restauro; cosa che però si potrà realizzare solo se, nel frattempo, si riusciranno a reperire tutte le risorse necessarie per procedere. Il preventivo complessivo per portare a compimento l’intero lavoro è di 240mila euro ma, per adesso, le coperture disponibili grazie ai mecenati ammontano a circa un terzo di tale cifra.
«In teoria, dopo il lavoro di pulitura, spiega Marzia Benini, il polittico potrebbe già tornare nella cattedrale di Sansepolcro. Tuttavia, l’obiettivo nostro, oltre che della cittadinanza e di tutti gli amanti dell’arte, non può che essere quello di arrivare in fondo, effettuando l’intero lavoro di restauro previsto. Per questo motivo è importante far conoscere il valore dell’opera, così da poter trovare possibili donatori e sponsor, come aziende ma anche cittadini, che potrebbero contribuire alla realizzazione di questo progetto ricorrendo all’ArtBonus».
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