Gareth Harris
Leggi i suoi articoliEmmanuel Perrotin inaugurerà la sua nuova galleria a Londra con una mostra di oltre 20 opere di JR. Il nuovo spazio del gallerista francese nella capitale britannica aprirà il 14 marzo all'interno dell’hotel a cinque stelle Claridge’s a Brook Mews, a Mayfair. Con una superficie di 350 metri quadrati, occuperà gli spazi dell’attuale Claridge's Art Space, che attualmente ospita un programma di mostre a rotazione, e accanto al Claridge’s Art Space café. La galleria aprirà dopo una completa ristrutturazione. «È importante avere una galleria nella capitale britannica», ha dichiarato Perrotin, che dopo aver aperto il suo primo spazio a Parigi, nel 1990, ha inaugurato sedi a a New York, Los Angeles, Las Vegas, Hong Kong, Seul, Tokyo e Shanghai. «Abbiamo un rapporto di lunga data con la scena artistica e i collezionisti del Regno Unito. Stavo aspettando l'opportunità di aprire la galleria nelle giuste condizioni».
La mostra inaugurale presenterà due serie di JR: «Deplacé-e-s» (2022-oggi) e il nuovo progetto «Enfants d’Ouranos».Per ogni installazione di «Deplacé-e-s», l’artista francese e il suo team si sono recati in un luogo dove le famiglie cercavano rifugio a causa di guerre, cambiamenti climatici o instabilità sociale, come in Ucraina, Ruanda e Colombia. «Lì, scrive JR in una dichiarazione online, con l’aiuto della comunità, hanno srotolato l’immagine di un bambino rifugiato su un telone lungo 45 metri». Le fotografie di queste vaste immagini stampate su tela di cotone saranno esposte a Londra insieme a nuove opere video. L'inaugurazione della mostra (14 marzo-19 aprile) coincide con l’anniversario del dispiegamento di «Valeriia», un telone stampato raffigurante una bambina rifugiata di cinque anni e che è stato trasportato da più di 100 persone nel centro di Leopoli in Ucraina. Successivamente l'opera è stata presentata anche a Venezia e a Roma.
Nella serie «Enfants d’Ouranos», esposta alla galleria Perrotin di New York nel 2023, JR trasferisce su legno di recupero i negativi di fotografie di bambini coinvolti in conflitti globali o che vivono in campi profughi. Interviene poi con inchiostro nero sulle stampe in modo che «i bambini diventino sagome luminose, evocando le rappresentazioni classiche della divinità». A Londra saranno esposte nuove opere di questa serie: «Sono come un calco di una fotografia. Alla fine si tratta di una via di mezzo tra una fotografia e un dipinto, ha spiega JR a “The Art Newspaper”. Sono immagini ricavate da negativi; improvvisamente sembra che [questi bambini] possano giocare sulla luna. L'idea alla base del progetto è che i bambini di una certa età non si rendono conto della pesantezza del contesto».
Alla luce delle ultime elezioni americane, le opere di JR continuano a essere di grande attualità. «Le nozioni di confine e di migrazione permeano tutto il mio lavoro, chiarisce l’artista. La novità di “Deplacé-e-s” è che queste idee sono costantemente rappresentate dalla prospettiva di un bambino».
«L’impatto di Kikito, un'installazione del 2017 al confine tra Messico e Stati Uniti, lo aveva già confermato: la rappresentazione di un bambino raggiunge il livello più profondo del nostro essere», ha dichiarato l’artista in un’intervista con Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi a Firenze. A maggio JR presenterà la sua ultima opera «Chronicles», grandi murales che ritraggono i cittadini di una determinata città, alle Gallerie d’Italia di Napoli.
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