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Monica Trigona
Leggi i suoi articoliIn piena Frieze Week, Phillips ha chiuso con successo la sua asta serale di Modern & Contemporary Art, totalizzando 10.332.200 sterline (circa 13,9 milioni di dollari, ovvero 11,9 milioni di euro), con un tasso di vendita dell’82% per lotto e dell’84% per valore. Un risultato che riafferma il ruolo di Londra come hub internazionale del mercato dell’arte, e che riflette un collezionismo attento, ma reattivo a opere di qualità e nomi in ascesa. A dominare la serata è stato Jean-Michel Basquiat, con «Untitled (Pestus)», del 1982, venduto per 2.374.000 di sterline (circa $3,19 milioni) su una stima di 2milioni–3milioni di sterline. L’opera, proveniente da un anno fondamentale nella carriera dell’artista, ha mantenuto alta la tensione competitiva in sala. Ma a fare notizia è stata anche Emma McIntyre, che ha stabilito un nuovo record mondiale in asta con «Seven types of ambiguity» (2021), aggiudicato a 167.700 sterline ($225.355) contro una stima di soli 50mila-70mila. Il precedente record per l’artista, 201.600, registrato nel maggio 2025, è stato ampiamente superato, segno del crescente interesse del mercato verso la sua pittura. La giovane artista neozelandese, classe 1990,
è solita creare vivaci composizioni astratte intrise di energia cromatica e gestuale. «Utilizzando oli e sostanze non convenzionali, abbina processi intuitivi e basati sul caso a un repertorio di motivi e strategie compositive raccolti da uno studio approfondito della storia dell’arte, riformulando questi filoni divergenti in uno stile pittorico fresco e sfrenato che è unicamente suo», si legge nel sito della mega galleria David Zwirner che la rappresenta.

Jean-Michel Basquiat, Untitled (Pestus), 1982. Courtesy of Phillips
Grande attenzione anche per la coetanea britannica Flora Yukhnovich, la cui com posizione «My Body Knows Un-Heard of Songs» (2017) è stato venduta a 1.276.000 sterline ($1.714.689), ben al di sopra della stima minima di 900mila, e per Sean Scully, noto per i suoi dipinti astratti su larga scala caratterizzati da bande, griglie e forme geometriche che combinano colori vivaci con pennellate visibili. Il suo «Wall of Light Summer Night 5.10» (2010) ha raggiunto 967.500 sterline ($ 1.300.127) partendo da una stima di 600mila–800mila.
Ottimo risultato anche per Robert Rauschenberg, di cui il mondo dell’arte celebra quest’anno i cento anni dalla nascita : «Gospel Yodel (Salvage Series)» del 1984, è stato battuto a 709.500 sterline ($ 953.426), quasi il doppio della stima minima. Tra gli altri top lot, Pierre Soulages ha realizzato 645mila sterline ($ 866.751) con «Peinture 202 x 143 cm, 14 août 2015», mentre Anish Kapoor ha visto il suo «Mirror (Organic Green to Dark Purple)» (2016) raggiungere 580.500 sterline ($ 780.076). Interesse forte anche per Derek Fordjour, con «Regatta Pattern Study» (2020) passato di mano per 528.900 sterline ($ 710.736) e Bernar Venet. Il suo «222.5° Arc x 13» (2012) è stato venduto a 516mila sterline ($ 693.401).
«Mitrice Richardson» (2012) di Noah Davis, pittore e artista di installazioni americano mancato proprio dieci anni fa, e che nel 2012 con sua moglie, la scultrice Karon Om Vereen-Davis, aveva fondato l'Underground Museum a Los Angeles, ha raggiunto 451.500 sterline ($606.726). Infine, Damien Hirst ha chiuso a 412.800 sterline ($554.721) con «Calcium Hydroxide» (2004–2011). «La Frieze Week ha ancora una volta attratto collezionisti da tutto il mondo nella capitale, che si conferma crocevia culturale del mercato dell’arte», ha commentato Olivia Thornton, Head of Modern & Contemporary Art, Europe. «Siamo orgogliosi di aver proposto una vendita che riflette la vitalità del collezionismo contemporaneo. Attendiamo ora con entusiasmo la nostra Day Sale di sabato e le aste di New York il mese prossimo».
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