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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliContinua la valorizzazione dall’antica città di Classe, perseguita dalla Fondazione Parco Archeologico di Classe-RavennAntica, costituita nel 2001 da Comune, Provincia, Archidiocesi, Università di Bologna e Fondazioni Cassa di Risparmio di Ravenna e del Monte di Bologna e Ravenna. Il 16 luglio, a Classe, non lontano da Ravenna, inaugura il nuovo sito archeologico con la prima stazione del parco di Classe, quella relativa all’antico porto della città già capitale dell’impero romano d’Occidente. Si potrà vedere la strada basolata dell’epoca e in questo modo parte quello che si attendeva da anni, ossia la rinascita dell’area fondata da Augusto, un complesso molto fiorente nell’Impero romano e nell’epoca di Teodorico e del dominio bizantino. Del museo di Classe, collocato presso l’ampio complesso dell’ex zuccherificio ravennate, negli anni scorsi sono stati inaugurati i laboratori didattici e alcune aree, mentre nel 2016 sarà la volta dell’apertura del museo vero e proprio nell’ex fabbrica restaurata.
La prima tappa è ora l’apertura della prima stazione del porto che porterà alla creazione del Parco archeologico vero e proprio, secondo un percorso che idealmente si snoderà dai resti dello scalo commerciale al futuro museo, passando attraverso le due basiliche gemelle del VI secolo, San Severo e Sant’Apollinare in Classe. «Il progetto di musealizzazione, spiega la presidente di Ravennantica Elsa Signorino, prevede la restituzione dell’antico nel quadro di una fruibilità moderna che punta all’accessibilità, alla multimedialità e all’interattività, con una particolare attenzione per la rievocazione del contesto in cui sorgeva l’antico scalo commerciale. L’antico porto si trova in un punto cruciale del sito di Classe: l’imboccatura del porto-canale antico che comprende parte dell’isola e il quartiere commerciale che si affacciava sulla sponda sud del canale».
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