Dal 28 febbraio al 9 giugno , Villa Medici si tinge di giallo limone, blu profondo, rosso acceso e arancione brillante. Letteralmente. La mostra «Chromotherapia. La fotografia a colori che rende felici», curata da Maurizio Cattelan e Sam Stourdzé, ripercorre la storia della fotografia a colori lungo tutto il XX secolo attraverso la visione incisiva di 19 artisti.
Il percorso espositivo si snoda 7 sezioni caratterizzate da spazi saturi di colore, evidenziando il valore essenziale del colore nell’arte fotografica. Contaminandosi con estetiche pop, kitsch e barocche, la fotografia a colori si è affermata come un mezzo per sperimentare e, talvolta, immaginare realtà più luminose e spensierate.
Tra gli artisti presenti spiccano nomi come William Wegman (1943, Holyoke, USA), noto per le sue fotografie affettuose e giocose dei suoi cani; Juno Calypso (1989, Londra, UK), che sovverte le convenzioni visive del cinema e della pubblicità per riflettere sulle costrizioni che gravano sulla femminilità; Ouka Leele (1957-2022, Madrid), che sfrutta tonalità vivaci per raccontare la liberazione dei corpi nel fermento culturale e sociale della Movida, e Martin Parr (1952, Epsom, UK), osservatore acuto delle contraddizioni del nostro tempo.
Non poteva mancare il magazine «Toiletpaper», ideato dallo stesso Maurizio Cattelan (1960, Padova) e Pierpaolo Ferrari (1971, Milano), erede e precursore insieme, emblema di una creatività dissacrante e dialogante con questa sfavillante e variopinta storia visiva.