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Redazione GDA
Leggi i suoi articoliEntra nel vivo il cantiere di restauro del ponte di Rialto, affidato all’associazione temporanea d’imprese Lares, Lithos e Setten Genesio, risultata vincitrice del bando di pubblica selezione per un importo lavori di 2,6 milioni di euro. Dopo le necessarie indagini preliminari, a fine aprile sono stati montati i primi ponteggi che attualmente interessano la parte sud-ovest (con una copertura trompe l’oeil, nella foto) e quella centrale, dove campeggia, come da accordi, la pubblicità (100 metri quadri di superficie) legata alla società Otb di Renzo Rosso, finanziatore dell’intera operazione con complessivi 5 milioni. Il cronoprogramma prevede 18 mesi di cantiere suddivisi in 4 lotti (indicativamente della durata di 4-5 mesi ciascuno) che, in un’alternanza progressiva, interesseranno poi la parte sud-est, gli altri due versanti e l’intradosso, continuando a garantire il passaggio del pubblico. Per quanto concerne l’assetto statico, l’intero manufatto non presenta particolari criticità mentre per le botteghe appare necessario un intervento di rinforzo dotando gli archi di una catena alle quote d’imposta. Si procederà inoltre di pari passo con il consolidamento delle parti a rischio di distacco («diffusi appaiono i fenomeni di fessurazione e scagliature dovuti anche alla scarsa qualità della pietra d’Istria utilizzata», puntualizza Mario Cherido alla guida della Lares), al restauro di colonnine, balaustre, lastre di calpestio, alla pulitura da agenti inquinanti nonché alla rimozione, al restauro e al riposizionamento dei moduli in piombo che costituiscono l’intera copertura delle parti edificate. La pulitura dell’intradosso, per la quale sarà necessario posizionare una chiatta, avverrà da ultima, forse concentrata in un unico lotto durante il periodo autunnale e soltanto durante le ore notturne per poter limitare il disagio al traffico acqueo. Il recente montaggio dei ponteggi ha inoltre consentito di osservare possibili tracce di cromia sulla cornice dentellata sovrastante le botteghe anche se al momento qualsiasi ipotesi su una sua ulteriore estensione appare prematura. Per seguire l’evoluzione dei lavori si sta pensando di pubblicare un aggiornamento periodico nel sito www.restauropontedirialto.it all’interno del quale verrà presto attivata anche una sezione dedicata alla prenotazione di visite guidate in cantiere.
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