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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliIn previsione della costruzione di una casa a Egna (Bz), sotto la direzione dell’Ufficio Beni archeologici della Soprintendenza provinciale ai Beni culturali, la ditta di scavi archeologici Sra ha portato alla luce un edificio di epoca romana strutturato in due ambienti. In muratura legata con calce, la casa misura 11 metri per 8. La presenza di strati ricchi di carbone e di una fossa di combustione contenente carboni di legna e scorie in uno dei due ambienti rivela che esso era destinato ad attività produttive.
Sono stati rinvenuti in gran quantità piccoli oggetti in ferro (tra cui anche chiodi), e numerose scorie. Pare che si trattasse di una fucina. Gli archeologi hanno anche trovato alcuni tegoloni recanti il bollo «Auresis». I reperti recuperati, tra cui cinque monete, alcuni frammenti di recipienti in ceramica e vetro e anfore, inducono a datare il sito ai primi secoli dopo Cristo.
Nei pressi di questo sito, alcuni anni fa l’Ufficio Beni archeologici aveva portato alla luce la stazione stradale «Mansio Endidae». Questa si trovava lungo la Via Claudia Augusta, che collegava l’Italia settentrionale con la capitale della provincia della Rezia, Augusta Vindelicum, l’odierna Augsburg (Augusta), in Baviera. A nord della stazione stradale negli ultimi anni sono state scavate diverse sepolture a cremazione di epoca romana. L’edificio, ora portato alla luce, è contemporaneo alla stazione stradale ed era sicuramente in stretta relazione con essa.
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