Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliIn occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano 2025, a Nizza, il Gruppo Prada e Unesco hanno lanciato il Sea Beyond-Multi-Partner Trust Fund, un fondo innovativo che unisce scienza, educazione e cultura per ripensare il nostro rapporto con il mare.
Con un contributo iniziale di 2 milioni di euro da parte di Prada, il fondo sosterrà progetti in cinque aree chiave, tra cui l’educazione blu, il coinvolgimento dei giovani e la valorizzazione del patrimonio culturale oceanico. Obiettivo: costruire un nuovo immaginario, capace di riportare l’oceano al centro della coscienza collettiva e delle politiche educative.
Firmato da Audrey Azoulay, direttore generale dell’Unesco, e Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada ed Executive Director, Patron of the Ocean Decade Alliance, l’accordo rappresenta una tappa importante all’interno di un percorso iniziato nel 2019. «Ogni bambino educato all’oceano ci avvicina a un mondo più consapevole», ha dichiarato Bertelli, sottolineando l’intento di diffondere la «ocean literacy» come parte integrante della cultura globale.
Non si tratta solo di tutela ambientale: il progetto si fonda sulla consapevolezza che l’oceano è anche patrimonio culturale, mitologia viva, simbolo e specchio dell’umanità. Attraverso un linguaggio interdisciplinare, il fondo promuoverà anche pratiche artistiche e narrative capaci di sensibilizzare e ispirare.
Il primo bando sarà disponibile entro dicembre 2025. Intanto, la Rete Globale delle Scuole Blu già collega oltre 2.400 istituti nel mondo, tra cui scuole in Angola, Brasile, Portogallo e Sudafrica. A guidare il cambiamento, un’alleanza tra istituzioni, artisti, educatori e comunità.
Altri articoli dell'autore
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, nasce da una segnalazione della Fundación Gala-Salvador Dalí, che ha rilevato «elementi critici» circa l’autenticità dei lavori esposti a Parma
La prima grande mostra dedicata a un’artista donna vivente nella storia dell’istituzione veneziana è prevista per la prossima primavera
Un importante intervento di restauro ha riportato l’allestimento della sala alle origini: dagli anni Ottanta del Novecento era stato reso permanente il fastoso modo in cui veniva presentata per celebrazioni nuziali della famiglia reale
La Maison de l’Art è stata inaugurata il 25 settembre dopo un importante restauro che ha interessato l’ex Hôtel des Postes et Douanes, nel rispetto della sua architettura originaria