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Riccardo Deni
Leggi i suoi articoliUn risultato complessivo di quasi 12 milioni di sterline (15,7 milioni di dollari) e numerose aggiudicazioni ben oltre le stime hanno decretato il successo delle aste di Sotheby’s dedicate all’arte del mondo islamico, dell’India e del Medio Oriente moderno e contemporaneo. Le due vendite - Arts of the Islamic World & India e Modern and Contemporary Middle East - tenutesi a Londra il 28 e 29 ottobre, hanno superato ampiamente le aspettative, segnando un momento di vitalità in un segmento di mercato storicamente più specialistico ma sempre più globale e competitivo.
La parte del leone l’ha fatta la vendita di arte islamica e dell’India, che ha totalizzato oltre 10 milioni di sterline (stima iniziale: 4,4–6,6 milioni). Più della metà dei lotti ha superato la stima massima, con un pooò di acquirenti proveniente da 25 paesi e un quinto di nuovi collezionisti. Tra i risultati più eclatanti, spicca la coppia di pistole con montature in argento realizzate per Tipu Sultan, vendute a 1,1 milioni di sterline, quasi quattordici volte la stima. Un segnale chiaro dell’interesse crescente per gli oggetti legati alla figura del sovrano del Mysore, icona di resistenza anti-britannica e raffinatezza artistica. Altro momento clou, il dipinto di Bishan Singh raffigurante il Maharaja Ranjit Singh in processione, che ha stabilito due record simultanei: uno per l’artista e uno per l’intera arte sikh, raggiungendo 952,5 mila sterline (1,3 milioni di dollari). L’opera è stata acquistata da un’istituzione, confermando l’attenzione museale verso la pittura di corte dell’Ottocento indiano.
Maharaja Ranjit Singh in procession, riding on an elephant through a bazaar, by Bishan Singh, North India, Amritsar or Lahore, circa 1860-70
Grande competizione anche per un manoscritto coranico della biblioteca dell’imperatore moghul Akbar, datato alla fine del XVI secolo, che ha scatenato una battaglia di rilanci durata 15 minuti, con esito a 863,6 mila sterline, quattordici volte la stima minima. Mentre una serie di cinquantadue dipinti di costumi indiani, rimasta nella stessa famiglia per oltre due secoli, ha chiuso a 609,6 mila sterline, a testimonianza dell’interesse collezionistico per opere di carattere etnografico e documentario. Tra i lotti di pregio anche un pugnale moghul in giada con elsa a testa di cavallo, venduto per 406,4 mila sterline contro una stima di appena 30 mila, e una pagina del celebre Corano di Baysunghur, acquistata dal Centro di Civiltà Islamica di Tashkent per 241,3 mila sterline.
La sessione dedicata all’arte moderna e contemporanea del Medio Oriente ha aggiunto invece 1,7 milioni di sterline al totale, segnando nuovi record per figure fondamentali della scena artistica regionale. L’egiziana Inji Efflatoun ha stabilito il proprio top price con Untitled (Ritratto di donna), battuto a 107,9 mila sterline, mentre Carnations di Fahrelnissa Zeid, uno dei suoi dipinti più noti, ha superato di tre volte la stima iniziale, fermandosi a 190,5 mila sterline. Bene anche Samia Halaby con Morning Honey (95,2 mila sterline) e Sohrab Sepehri, venduto a 88,9 mila sterline.
Le aste di Sotheby’s confermano così il momento d’oro dell’arte islamica e del Medio Oriente, capace di attrarre un pubblico internazionale e di produrre risultati in costante crescita. L’interesse istituzionale, la qualità dei lotti e la partecipazione di nuovi collezionisti delineano un mercato in espansione, dove storia, spiritualità e modernità si incontrano, dando forma a una scena che guarda sempre più convintamente al futuro.
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