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Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliSi è conclusa il 15 novembre l’asta organizzata online da Sotheby’s a Milano comprendente un centinaio di lotti, alcuni provenienti dalla casa dell’architetto italiano Claudio Vender e creati insieme al suo fedele collaboratore, Mario Asnago. La vendita presentava anche pezzi significativi di protagonisti del design italiano, tra cui Gio Ponti, Max Ingrand, Angelo Mangiarotti, Angelo Lelii e Luigi Caccia Dominioni, oltre a una vetrina dedicata a rari vetri di Murano.
I risultati più soddisfacenti sono stati appannaggio di Max Ingrand: lo specchio retroilluminato modello «1657», realizzato da Fontana Arte nel 1958 circa, in ottone, specchio, metallo laccato e vetro inciso, battuto per 28.800 euro (stima 15-20mila euro), il noto «Coffee table» modello «1774», disegnato per Fontana Arte nel 1958, aggiudicato per 26.400 euro (stima 12-14mila) e il lampadario modello «2459» del 1967 circa, sempre prodotto da Fontana Arte in ottone nichelato spazzolato, cristalli smerigliati e cesellati, venduto per 22.800 euro (stima 15-18mila).
A seguire, un set di divani e pouf «Camaleonda» con rivestimento in pelle, disegnati da Mario Bellini nel 1970, è stato esitato per 21.600 euro (stima 8-10mila) e una coppia di tavolini «Traccia», modello surreale con piedi a zampa di gallina originariamente disegnato da Meret Oppenheim nel 1939, è stata aggiudicata per 19.200 euro (stima 5.500-6.500), stesso prezzo pagato per un elegante tavolo dalla forma squadrata in noce scanalato di Gio Ponti del 1937 circa (stima 5.500-6.500).
Da segnalare, infine, la lampada «Uchiwa I» di Ingo Maurer del 1973 in bambù e carta di riso, battuta per 15.600 euro (stima 6-8mila) e un lampadario degli anni ’50 di Stilnovo, in ottone, ottone laccato, metallo e vetro, esitato per 14.400 euro (stima 6-8mila).

Coppia di appliques di Gino Sarfatti. Cortesia di Sotheby’s
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