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La Fondazione Merz a Torino

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Torino, programmi mondiali per la Fondazione Merz

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Redazione GDA

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Torino. «Dopo la “lunghissima domenica” di dieci intensi anni di attività, mostre, concerti, incontri, la Fondazione Merz apre una fase nuova della propria vita, con  programmi che vedranno la luce oltre che a Torino in altre città e altri luoghi. Da semplice luogo espositivo si trasforma così in complessa piattaforma creativa». Così Beatrice Merz, alla presentazione del calendario espositivo e delle tante collaborazioni «extra moenia», in Italia e all'estero, programmate per il 2017 dalla Fondazione di cui è presidente. Anno che si è aperto al Metropolitan Museum di New York  con la mostra «Marisa Merz. The Sky is a Great Space», a cura di Ian Alteveer e Connie Butler (dal 24 gennaio al 7 maggio), cui seguirà una tappa all'Hammer Museum di Los Angeles (dal 4 giugno al 4 settembre).

Dal prossimo 10 febbraio fino a tutto il 2018 (in concomitanza con «Manifesta 12») la Fondazione torinese è a Palermo per il progetto di mostre ed eventi «Punte brillanti di luce», organizzato in collaborazione con la Città di Palermo, Fondazione Sicilia e Museo Archeologico Regionale A. Salinas,  Il primo appuntamento è con la mostra a cura di Beatrice Merz e Laura Barreca «Wael Shawky» (10 febbraio-12 marzo 2017). Verrà proposta la proiezione della trilogia di film «Cabaret Crusades» e «Al Araba Al Madfuna III» attualmente visibili, fino al 5 febbraio, nelle mostre dell’artista egiziano allestite rispettivamente nel Castello di Rivoli e presso la sede torinese della Fondazione Merz.

In occasione della prossima Biennale di Venezia, dal 10 maggio al 26 novembre, Marzia Migliora presenterà nelle sale auliche di Ca' Rezzonico un nuovo progetto site specific a cura di Beatrice Merz nato dalla collaborazione tra il Muve e la Fondazione Merz.
In autunno, nuovo appuntamento internazionale, in Libano, per la personale dell'artista libanese (ma londinese di nascita) Zena el Khalil allestita a Beirut in collaborazione con l’Associazione Liban Art. Un progetto che attraverso una mostra d'arte e performance «ha l’intento di creare uno spazio di riconciliazione a Beirut».
Da ottobre a gennaio, gli spazi torinesi di via Limone accoglieranno il cubano Carlos Gairacoa (L'Avana, 1967), che realizzerà un nuovo progetto a cura di Claudia Gioia in relazione con la città di Torino.

Le attività internazionali della Fondazione Merz sono sostenute da Lavazza, in virtù di un accordo di collaborazione triennale appena siglato.

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Redazione GDA, 31 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

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