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Roberto Mercuzio
Leggi i suoi articoliNei giorni scorsi è stato inaugurato ad Avigliana (To) il primo Museo italiano della Cultura Pop, un «viaggio» attraverso 50 anni di storia della cultura popolare. Nella cornice del Lago Grande del comune piemontese ha aperto al pubblico questo luogo, una sorta di «santuario» per i «nerd» di ogni età.
I visitatori sono catapultati in un mondo fantastico, grazie a una raccolta che comprende figure in scala e oggetti da collezione, vinili e stampe d’epoca, locandine cinematografiche originali, fumetti rari e altri cimeli.
Il museo, nato dalla passione del collezionista Italo Allais, ha un allestimento con oltre 1000 pezzi esposti. Camminando tra le teche ci si imbatte negli Avengers, nel Signore degli Anelli, nella Justice League, in Star Wars, One Piece, Dragon Ball, i robot dei cartoni animati degli anni Settanta e Ottanta, Godzilla. Si passa dalla statua di Aquaman al busto di Batman, dalle armature di Iron Man al Guanto dell’infinito, dalla gigantografia di He Man alla bellezza eterea di Mera, dalle «action figure» dei Cavalieri dello Zodiaco ai diorami di One Piece.
Ogni oggetto narra la storia di supereroi, o di attori che hanno fatto la storia del cinema (valgano per tutti Terence Hill e Bud Spencer, al secolo Mario Girotti e Carlo Pedersoli, protagonisti della fortunata serie di film «spaghetti western» di «Trinità») o ancora di personaggi iconici della cultura giapponese.
Il Museo della Cultura Pop non si limita ad essere un luogo espositivo. L’associazione non profit Multiversi Fantastici, che ha fondato il museo, ha un progetto a più ampio respiro, che comprende incontri con autori di fumetti, sceneggiatori e scrittori, dibattiti con doppiatori professionisti e presentazioni in anteprima di nuovi progetti. Riconoscendo che non c’è cultura pop senza videogiochi, il museo ospiterà anche un allestimento con macchine «arcade» originali e cabinati per videogiochi che hanno fatto la storia di un mercato in continua evoluzione.
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