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Dettaglio di « Tres grand centaure» (2001) di François-Xavier Lalanne

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Dettaglio di « Tres grand centaure» (2001) di François-Xavier Lalanne

Trionfo di Lalanne all’asta di Christie’s di New York

Una settantina di sculture del visionario designer francese sono state vendute per quasi 60 milioni di dollari

Carla Cerutti

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Un trionfo annunciato quello dell’asta, organizzata da Christie’s a New York il 10 ottobre, della collezione di Dorothée Lalanne, figlia di François-Xavier e Claude Lalanne: 70 sculture del padre François-Xavier vendute per un totale di 58.949.980 dollari, più del doppio delle stime massime. Da un minimo di 21.420 dollari a un massimo di 7.540.000 dollari, tutti i lotti offerti, certi di una solida provenienza, hanno trovato un acquirente tra America, Asia ed Europa a cifre che hanno largamente superato, per non dire eclissato, le stime iniziali, con una gara all’acquisto in sala, al telefono e via web che rende difficile individuare esempi da citare.Le bestie fantastiche e i curiosi mobili di François-Xavier iniziano a farsi conoscere ed apprezzare negli anni’60 e ’70, mietendo consensi tra collezionisti famosi, come Yves Saint Laurent e Pierre Bergé che nel 1965 gli commissionano il «Bar YSL», venduto da Christie’s a Parigi nel febbraio del 2009 per 2.753.000 euro. La sua prima grande scultura, «Rhinocrétaire I», il cui addome metallico ospitava una scrivania illuminata, un bar e una cassaforte, nell’ottobre 2023 viene venduta da Christie’s per 18.355.000 euro, stabilendo il record mondiale d'asta per l’artista.

Lapin à vent de tourtour (2002) di François-Xavier Lalanne

L’asta battuta da Christie’s il 10 ottobre ha inequivocabilmente confermato, al di là delle mode correnti, il crescente interesse collezionistico internazionale per le singolari opere scultoree animalier di Lalanne, surreali e in numerosi casi anche funzionali: asini che fungono da scrivanie o da jardinnière, pecore e montoni utilizzabili come sedili, mucche porta televisori o portafiori, elefanti come basi per tavolini, uccelli-lampade e via discorrendo. Il punto è che il mondo animale è per l’artista inesauribile fonte d’ispirazione, elaborata con soluzioni debitrici d’influenze futuriste, cubiste o, più semplicemente, déco indubbiamente efficaci. Top lot della vendita è stato «Très Grand Centaure» (2001), venduto a 7.540.000 dollari, più di nove volte la sua stima minima e record mondiale per il modello. «Le Très Grand Ours» del 2009 ha spuntato il secondo prezzo più alto della giornata, raddoppiando la stima massima di 3 milioni di dollari con un’aggiudicazione a 6.100.000 dollari e stabilendo anch’esso il record mondiale per il modello. A seguire, «Âne de Nathalie» del 2005 è stato battuto per 2.591.000 dollari e «Âne Bâté», sempre del 2005, per 2.349.000 dollari. Durante la tornata sono stati stabiliti altri record, tra cui «Oiseleur II» del 2003, per la prima volta all’asta, che ha totalizzato 1.502.000 dollari, raddoppiando la stima minima, e «Lapin à Vent de Tourtour» del 2002, venduto per 2.954.000 dollari, triplicando la stima minima.

«Très Grand Centaure» (2001) di François-Xavier Lalanne

Carla Cerutti, 11 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

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Trionfo di Lalanne all’asta di Christie’s di New York | Carla Cerutti

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