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Fernad Leger, Les Confidences (Les deux femmes au bouquet)

Christie’s

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Fernad Leger, Les Confidences (Les deux femmes au bouquet)

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Turner e Freud, Mitchell e Seurat: da Christie’s la collezione Wynn vale oltre 75 milioni di dollari

La raccolta della mecenate americana sarà venduta nelle aste che la maison ha in programma a novembre a New York

Riccardo Deni

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C’è un filo invisibile che lega la vita di Elaine Wynn all’arte. Una trama raffinata fatta di gusto, sensibilità e visione fuori dal comune. Mecenate instancabile, figura di riferimento nel mondo della filantropia culturale americana, Elaine non ha mai considerato l’arte un bene da possedere, ma un’esperienza da condividere. Un dialogo continuo con il tempo e la bellezza. Ora, in occasione della Fall Marquee Week of Sales di novembre, Christie’s presenta «Elaine: The Collection of Elaine Wynn», una selezione di opere che raccontano decenni di passione collezionistica e che promettono di realizzare in asta oltre 75 milioni di dollari. La collezione, proveniente dalle residenze di Wynn a Las Vegas, Los Angeles e New York, sarà presentata nell’arco della settimana come highlight di diverse aste: nove opere nella 20th Century Evening Sale, due nella 21st Century Evening Sale, e altre ancora nelle aste Post-War and Contemporary Art Day Sale.

Tra i capolavori spicca «Ehrenbreitstein, o La pietra luminosa dell'onore e la tomba di Marceau, da Childe Harold di Byron» (stima 12-18 milioni di dollari) di Joseph Mallord William Turner. Presentato per la prima volta alla Royal Academy nel 1835, il paesaggio incarna tutta la forza evocativa della pittura romantica inglese. Le luci diafane e la maestosità del paesaggio renano celebrano l’ideale di bellezza sublime, mentre il riferimento poetico a Byron ne rafforza l’aura letteraria. Considerato uno dei vertici assoluti dell’opera di Turner, il quadro ha viaggiato per secoli nei maggiori musei del mondo, irradiando la sua luce senza tempo.

Un salto di oltre un secolo ci porta a uno dei capolavori più sorprendenti del ventesimo secolo: «The Painter Surprised by a Naked Admirer» (stima 15-25 milioni di dollari) di Lucian Freud. Realizzato nel 2005, quando l’artista aveva 82 anni, questo dipinto è uno degli autoritratti più audaci e intimi di Freud. L’artista si ritrae con lo sguardo vigile e quasi impacciato, sorpreso dalla presenza di una figura nuda, simbolo dell’ammirazione, del desiderio, ma anche del confronto con il proprio corpo e la propria identità. È un’opera che oscilla tra ironia e profondità psicologica, dove la pittura diventa un esercizio di verità.

Joseph Mallord William Turner, Ehrenbreitstein, or The Bright Stone of Honour and the Tomb of Marceau, from Byron’s Childe Harold

Due gioielli dell’astrazione americana completano il nucleo centrale della collezione. «Ocean Park #40» (stima 15-25 milioni di dollari) di Richard Diebenkorn. Questo lavoro è una composizione lirica, costruita su velature sottili e geometrie meditative. Parte della celebre serie Ocean Park, il dipinto evoca la luce del Pacifico e l’architettura delle coste californiane con una grazia quasi musicale. È considerato uno degli esiti più riusciti dell’artista. E «Sunflower V» (stima 12-18 milioni di dollari) di Joan Mitchell, un'opera in cui la forza esplosiva del colore incontra l’energia del gesto pittorico. I girasoli di Mitchell non sono semplici fiori, ma costellazioni emotive, tempeste cromatiche che parlano di memoria, di paesaggi interiori, di una natura vissuta e amata visceralmente. Un’opera ipnotica, piena di vita e tensione. A completare la collezione, le opere firmate da Olga de Amaral e Georges Seurat, con rare vedute parigine e trame tessili dorate, a testimoniare la vastità degli interessi estetici della signora Wynn.

«La sua collezione riflette la stessa curiosità e passione che hanno segnato il suo impegno per l’arte e l’educazione», ha commentato Max Carter, vicepresidente di Christie’s. Nata nel 1942 tra New York e Miami Beach, Elaine Wynn ha vissuto una vita all’insegna dell’eleganza e della generosità. Trasferitasi a Las Vegas negli anni ’60 insieme al marito Stephen Wynn, ha saputo trasformare la città in un polo culturale raffinato, fondando la Bellagio Gallery of Fine Art e sostenendo a lungo istituzioni come il LACMA e Communities in Schools (CIS). Ma il suo lascito più ambizioso è forse ancora da venire: la nascita del Las Vegas Museum of Art, in programma per il 2029, realizzato in collaborazione con il LACMA e pensato come punto di riferimento per la divulgazione artistica nel Nevada. «Elaine Wynn non era solo una collezionista. Era una visionaria. Una donna che ha saputo trasformare la bellezza in un dono per tutti», ha chiosato Sonya Roth di Christie’s.

Lucian Freud, The Painter Surprised by a Naked Admirer

Joan Mitchell, Sunflower V

Riccardo Deni, 11 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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