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Casa Milana, 32 St. George per LAMB Gallery.

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Casa Milana, 32 St. George per LAMB Gallery.

«Two Rooms»: Casa Milana reinventa lo spazio domestico a Londra

La mostra di Casa Milana negli spazi di 32 St. George per LAMB Gallery trasforma la galleria in due stanze domestiche tra design, arte e artigianato. Un percorso sensoriale e condiviso che esplora il concetto di abitare e il senso di casa, dentro e fuori di sé

Trasformare una galleria in una casa ideale. Non un gesto simbolico, ma un modo diverso di pensare lo spazio. Qui la casa diventa identità, linguaggio, memoria. È un corpo da abitare, un luogo che respira, che accoglie e che si lascia attraversare. Milano è il punto di partenza e il gioco di parole: «Milana» come nome e come appartenenza. Una milanesità sottile, fatta di misura e ironia, che tiene insieme artigianato e visione, radici e curiosità. «Two Rooms» nasce da qui, dal desiderio di Casa Milana – lo studio fondato da Mario Milana e Gabriella Campagna – di portare a Londra la propria idea di abitare come gesto condiviso. La mostra apre a metà ottobre negli spazi di 32 St. George, sede della LAMB Gallery nel quartiere di Mayfair, e trasforma la galleria in un interno domestico articolato in due ambienti: uno dedicato alla creatività e al lavoro, l’altro al riposo e al piacere. Due stanze che diventano racconto, riflesso di un modo di vivere dove l’estetica coincide con la quotidianità. Un progetto che non espone, ma ospita. Ogni oggetto è pensato per essere vissuto, toccato, abitato con naturalezza. LAMB, diretta da Lucinda Bellm, è una galleria che lavora sul confine tra arte e design, mettendo in dialogo pratiche, linguaggi e materiali. «La nostra lunga amicizia nasce da una passione comune per la vita e per l’estetica. Dopo anni di percorsi paralleli, siamo felici di collaborare e condividere una visione», racconta Bellm. In mostra, opere e arredi si dispongono senza gerarchie, costruendo una narrazione continua: il divano «La Piccola», basso e accogliente, rivestito in tessuto Fortuny; i paraventi «Anima», in fibra di vetro incisa, nati dalla collaborazione con l’artista Sofia Cacciapaglia, in cui figure femminili emergono e si dissolvono secondo la luce. Accanto, tappeti tessuti a mano in collaborazione con Beni, che reinterpretano i motivi dei pavimenti in terrazzo italiani e marocchini; opere di Wassily Kandinsky; sculture di Filippo Salerni e Ayla Tavares; tre vetri soffiati disegnati da Vittorio Zecchin per MVM Cappelin e Venini negli anni Venti. Tutto dialoga in modo organico, come in una casa vissuta dove il confine tra arte e funzione si sfuma. Durante l’esposizione, lo spazio si apre anche a pratiche olistiche, bagni sonori e momenti di meditazione, pensati come parte integrante dell’esperienza. La mostra non si limita a esporre oggetti, ma costruisce un ritmo fisico, un percorso percettivo che coinvolge corpo e sguardo. Casa Milana lavora da anni su questa idea di equilibrio tra materia e presenza. Milana parte dal gesto, dalla precisione tecnica, dal sapere artigianale della Brianza. Campagna intreccia design e pratiche somatiche, unendo ricerca interiore e dimensione curatoria.

 

 

Mario Milana e Gabriella Campagna. Credits Andrew de Francesco.

«Abbiamo voluto ricreare il senso di casa dentro una galleria, scegliendo solo ciò che era essenziale. Collaborare con LAMB è stato naturale. Lo spazio è diventato un’estensione del nostro mondo», spiegano. Il risultato è un ambiente in cui ogni oggetto racconta un rapporto, un incontro, una forma di ascolto. Le opere, realizzate da artigiani della Brianza, riflettono un’idea di lentezza e precisione. Tra i pezzi presenti, la collezione «Proto» in ferro ossidato curvato; le lampade «Cosima» in vetro e ottone; la sedia «Vertebra» in legno e paglia intrecciata; la «Void Collection» in pietra lavica realizzata con Ranieri; e lavori precedenti come «Siro Credenza», «Masand», «Funghetto», «Spino», «Depostura», «MM1» e «MM3». Ogni elemento concorre a costruire una narrazione coerente, dove il design si avvicina alla scultura e la scultura diventa presenza domestica. Niente è fuori posto, niente è puramente decorativo. Tutto partecipa di un’idea precisa di intimità, fatta di misura, proporzione e silenzio. La LAMB Gallery, ospitata in una casa georgiana restaurata, incarna a sua volta questo rapporto tra storia e contemporaneità. Fondata nel 2015 da Bellm, la galleria si muove tra Europa e America Latina, promuovendo artisti e designer che lavorano sull’incontro tra cultura materiale e immaginario collettivo. Qui, l’idea di casa diventa strumento di riflessione. «Two Rooms» è un esperimento sull’abitare, ma anche una dichiarazione di intenti: abitare come modo di pensare, di relazionarsi, di stare al mondo. Uno spazio che si costruisce attraverso gli oggetti, ma anche attraverso i gesti e le presenze che li attraversano. Una casa che non è solo privata, ma condivisa, aperta, porosa. Un luogo che invita a chiedersi cosa significhi davvero sentirsi a casa – dentro e fuori di sé – e come il design possa farsi esperienza viva, quotidiana, necessaria.

Casa Milana, Lamb 32 St.George. Credits brotherton lock

Casa Milana, Lamb 32 St.George. Credits brotherton lock

Nicoletta Biglietti, 25 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

«Two Rooms»: Casa Milana reinventa lo spazio domestico a Londra | Nicoletta Biglietti

«Two Rooms»: Casa Milana reinventa lo spazio domestico a Londra | Nicoletta Biglietti