Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Roberto Mercuzio
Leggi i suoi articoliDomani 9 ottobre alle 15.30, presso l’Antiquarium del Parco Archeologico di Ercolano, si terrà il corso di formazione per giornalisti dal titolo «La comunicazione digitale del patrimonio archeologico», organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania in collaborazione con il Parco Archeologico di Ercolano.
Dopo i saluti istituzionali di Ottavio Lucarelli, presidente dell’Odg Campania, e di Corrado Piscopo, funzionario delegato alla Direzione del Parco, interverranno Francesca Cantone, responsabile della promozione e comunicazione del Parco, che illustrerà il tema «La comunicazione digitale a Ercolano», e Carlo Avvisati, giornalista e scrittore, con l’intervento «Raccontare l’archeologia».
I lavori saranno conclusi da Francesco Bellofatto, presidente della Commissione Cultura dell’Odg Campania, mentre la moderazione sarà affidata a Simona Buonaura, vicepresidente e componente della stessa Commissione.
L’iniziativa rientra nella missione del Parco Archeologico di Ercolano come hub territoriale per la valorizzazione e la diffusione della cultura, con particolare attenzione ai linguaggi della comunicazione contemporanea.
Il corso fa parte del programma di formazione continua dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e offrirà ai partecipanti un approfondimento sulle strategie digitali per la divulgazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale. Per iscriversi è necessario accedere alla piattaforma ufficiale.
Altri articoli dell'autore
Finora l’itinerario includeva solo la visita al piano superiore del complesso, mentre non era fruibile quello inferiore, dove si conserva una parte significativa della statuaria
A due anni dagli attacchi del 7 ottobre, i funzionari lamentano collaborazioni interrotte, un’attività caratterizzata dai traumi e il «silenzio assordante» del mondo dell’arte
Ritorna la manifestazione del Ministero della Cultura, affiancata da «Carte in Dimora», promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italine
Da molto tempo nei depositi del museo, è stata recuperata grazie al contributo dell’associazione «Amici del Museo Pepoli» che ne ha finanziato integralmente i lavori