Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliSarà Serge Lasvignes a prendere la presidenza del Centre Pompidou alla fine del mandato di Alain Seban, che scade il prossimo 2 aprile. Il nome dell’attuale segretario generale del governo era finito negli ultimi giorni in cima alla lista dei possibili successori di Seban, che è stato eletto nel 2007 e sperava in un terzo mandato. Poi ieri è arrivato dal governo l’annuncio ufficiale. Di Lavignes il presidente François Hollande ha lodato «le qualità nel lavoro che saranno messe al servizio del Centre Pompidou e del suo futuro».
Ma diversi osservatori sono perplessi. Già nei giorni scorsi si erano sollevate diverse polemiche. In molti hanno fatto notare che il nuovo presidente del Beaubourg è completamente estraneo al mondo dell’arte e della cultura. «Un politico alla testa del Beaubourg?», si chiedeva ancora ieri la rivista «Connaissances des arts». Ci si interroga sulla «trasparenza» di una tale scelta. A questo proposito, il portavoce del Governo, Stéphane Le Foll, ha sottolineato che Lasvignes è stato scelto per le sue «qualità perfettamente compatibili con le sfide future del Centre Pompidou».

Serge Lasvignes
Altri articoli dell'autore
Le due mostre al Musée d’art moderne de Paris propongono un focus sulla figlia e modella del maestro fauve e sull’espressionista tedesca, che non fu soltanto «la compagna di Kandinskij»
All’Institut du monde arabe sono esposti 130 reperti scampati ai bombardamenti, insieme a foto inedite della Striscia e delle antichità del Libano, perché conservati al Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra
I costumi orientali di Rembrandt, i foulard di Élisabeth Vigée-Le Brun, la «marinière» di Picasso, le camicette huipil di Frida Kahlo, i pois di Yayoi Kusama sono esempi di come si diventa un’icona popolare anche per gli abiti che si indossano
Riemerso dai depositi del Musée des Beaux-Art della cittadina francese, il dipinto viene sottoposto un restauro che dovrà confermare se davvero «non è una copia tarda, ma piuttosto una versione coeva di altre opere simili»