Image

«Il lavaggio delle vesti degli Israeliti» (1640 ca) di Francesco Morosini detto il Montepulciano

Image

«Il lavaggio delle vesti degli Israeliti» (1640 ca) di Francesco Morosini detto il Montepulciano

Una nuova casa per tre secoli di arte: Conti Caponi

La galleria, fondata nel 2023 da Duccio Conti Caponi, ricerca e propone dipinti antichi, mobili, sculture e oggetti decorativi, con particolare attenzione per il periodo dal XV secolo a inizio del XIX secolo

Michela Moro

Leggi i suoi articoli

Conti Caponi Galleria è stata fondata nel 2023 da Duccio Conti Caponi, sulle orme della pluriennale esperienza di Casa Wolf Firenze, galleria d’antiquariato fondata nel 1994 dal padre, Renato Conti, connoisseur e neurochirurgo. Conti Caponi Galleria ricerca e propone dipinti antichi, mobili, sculture e oggetti decorativi, con particolare attenzione per il periodo dal XV secolo a inizio del XIX secolo. Un deciso interesse verso la qualità e la peculiarità dei pezzi e una continua ricerca di nuovi e interessanti riferimenti culturali rendono la galleria un’importante realtà nel panorama fiorentino. 

Dichiara Duccio Caponi: «La galleria sviluppa il proprio focus di interessi artistici su dipinti, scultura, e arredi antichi. In termini di dipinti antichi e di Old Masters, il nostro interesse centrale si concentra su artisti toscani di fine ’500 e pieno ’600, con incursioni nel primo e nella metà del ’700. Altra peculiarità è la ricerca e l’esposizione di capricci architettonici e vedutismo di pieno ’600 e ’700, con una preponderanza di artisti napoletani, emiliani e romani. Nonostante la “specializzazione” della galleria sia principalmente su artisti toscani, l’interesse si estende con particolare attenzione alla pittura napoletana e romana di pieno ’600. In breve, il Centro Italia è per la galleria un contesto di grande interesse e rilievo». 

Durante i giorni della Biaf, in galleria è esposta una selezione di opere tra cui spiccano dipinti di grandi dimensioni quali «Il ritratto di Margherita de’ Medici Farnese», olio su tela di Justus Sustermans del 1639 ca; «Il lavaggio delle vesti degli Israeliti», olio su tela di Francesco Morosini detto il Montepulciano, 1640 ca, e infine «La Maddalena Penitente», di Francesco Furini, olio su tela del XVII secolo, dalla provenienza prestigiosa: la Collezione Lambert, Gstaad e la Collezione Giovanni Pratesi, di Firenze. «Per noi, che oltre a essere fiorentini di nascita abbiamo una galleria con sede principale a Firenze, la Biaf è un evento fondamentale, grande indotto di un turismo di cultura alta. La città è frequentata da storici, da ricercatori, e tutto prende vita in un magnifico contesto, quello di Palazzo Corsini. Per noi di Conti Caponi Galleria la Biaf rappresenta un punto di arrivo, un obiettivo, ci piacerebbe molto potervi partecipare con una selezione di alto livello, vista la qualità delle opere esposte negli anni». La galleria è strettamente collegata allo studio di architettura Duccio Conti Caponi, specializzato in decorazione d’interni e in progetti di ristrutturazione in Italia e all’estero. 

Michela Moro, 26 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

L’architetto e curatore, ex direttore di Hauser & Wirth, dopo le imprese in Angola e Mozambico sbarca in Thailandia con la filantropa e collezionista Marisa Chearavanont

L’allegro personaggio «Fat Boy», che decorava l’interno di ciotole, piatti e contenitori Mimbres, diventa protagonista dei 60 acquerelli realizzati dal versatile artista austrico e in mostra da Antonia Jannone

Il nuovo Micas, Malta International Contemporary Arts Space, occupa un'antica fortificazione restaurata dal fiorentino Ipo Studio. L’inaugurazione ha avuto luogo con le opere di Joana Vasconcelos

Cinquantasei lotti con stime da 80mila a 1,4 milioni di euro di artisti quali Stephan Balkenol, Max Beckmann, Peter Halley, Tony Cragg, Katharina Grosse, Anselm Kiefer, Pablo Picasso, Gerhard Richter, Edward Ruscha. Appuntamento a Monaco il 6 dicembre

Una nuova casa per tre secoli di arte: Conti Caponi | Michela Moro

Una nuova casa per tre secoli di arte: Conti Caponi | Michela Moro