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Luigi Brugnaro e Irina Bokova ieri a Parigi. Foto: ©UNESCO/Christelle ALIX

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Luigi Brugnaro e Irina Bokova ieri a Parigi. Foto: ©UNESCO/Christelle ALIX

Venezia convince l'Unesco. Per ora

457 milioni di euro nei prossimi quattro anni per la salvaguardia della città e della laguna

Lidia Panzeri

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Parigi. Sembra rientrare, per il momento, la minaccia dell’Unesco di cancellare Venezia dalla lista dei siti patrimonio dell’umanità (dov'è stata inserita nel 1987). La direttrice  dell'organizzazione internazionale, Irina Bokova ha incontrato ieri a Parigi il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e al termine dell'incontro, che ha definito «un dialogo franco e fruttuoso», ha dichiarato di aver percepito «la forza dell'impegno portato avanti dalla città e dal governo».

Lo scorso luglio il World Heritage Committee  aveva espesso preoccupazione per la tutela di Venezia, invitando il Comune e le autorità italiane ad adottare quanto prima  misure adeguate per la conservazione e salvaguardia a lungo termine  della città e della laguna. Punti dolenti: il turismo di massa; la costante emorragia di residenti; la navigabilità (con conseguente moto ondoso) nella laguna e nei canali; il passaggio delle grandi navi in laguna.
Riguardo a quest’ultimo punto Brugnaro ha ribadito di essersi espresso contro le grandi navi già da 8 anni. Il contenzioso, casomai, riguarda la soluzione proposta di scavare il canale delle Trezze, un punto del suo programma elettorale.
In merito al turismo di massa, sostiene in rappresentanza del Governo Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario del Mibact con delega per l’Unesco, l'orientamento è fare di Venezia un caso di studio nazionale per la gestione di questa criticità. Il progetto è inserito nel Piano strategico per lo sviluppo del Turismo 2017-2022, pubblicato dal Mibact lo scorso dicembre. Quale prima azione, si legge nel documento, «sarà avviato un progetto per il monitoraggio delle condizioni di offerta di Venezia e l’individuazione delle soluzioni utili alla mitigazione dell’impatto turistico in termini di tutela e salvaguardia delle risorse culturali e paesaggistiche e di gestione sostenibile della fruizione».

Quanto, infine, ai finanziamenti necessari per l’attuazione degli interventi previsti, il «patto per Venezia» siglato lo scorso 26 novembre tra l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sindaco Brugnaro, stanzia 457 milioni di euro da impiegare in inizative di tutela della città e della laguna veneziana nel prossimo quadriennio.
La risposta definitiva di Parigi si avrà comunque dopo il 1° febbraio, data entro la quale il Governo italiano dovrà inviare per iscritto le sue risposte all’Unesco.

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Lidia Panzeri, 25 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

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