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Gaspare Melchiorri
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È stato approvato dal Comune di Imperia il progetto esecutivo per un intervento di restauro che riguarda Villa Grock, la storica dimora e il suo giardino, con un finanziamento di 500mila euro stanziato dalla Regione Liguria. I lavori rientrano nell’ambito del Fondo Strategico Regionale 2025. Dopo l’approvazione sul piano tecnico da parte della giunta comunale nel maggio scorso, il dipartimento Lavori Pubblici ha completato la verifica e validazione del progetto esecutivo, e ha avviato la procedura di gara per l’affidamento dei lavori.
Villa Grock è una delle dimore più interessanti della Riviera del Ponente ligure. Ideata e costruita a partire dagli anni Venti del Novecento, rappresenta la visione personale e artistica di Adrien Wettach (1880-1959), che divenne celebre come Grock, il «re dei clown».
Dopo una brillante carriera nei principali teatri e circhi europei, tra cui Parigi, Berlino, Londra e Vienna, Grock si stabilì a Imperia Oneglia, località scelta per il clima mite, la luce del mare e per la tranquillità delle colline che circondano la città. Per costruire la sua casa optò per un terreno nell’entroterra, dove un tempo sorgevano cascine rurali, luogo che diventò ben presto un rifugio creativo.
Affidò i lavori all’ingegner Armando Brignole, un tecnico della zona, ma fu lui stesso a guidare ogni scelta estetica. Ne nacque un edificio eclettico, in cui si fondono gli stili più disparati: liberty francese, art déco, moresco, neobarocco, in una sintesi che rispecchia il carattere teatrale e visionario del titolare. Gli esterni della villa sono decorati con elementi scultorei, colonnati, giochi d’acqua e decorazioni a stilemi geometrici, mentre all’interno si trovano arredi personalizzati, stucchi, vetrate policrome e spazi in un’atmosfera onirica concepita per stupire gli ospiti
Il cuore simbolico della villa è la Sala delle Feste, un ambiente sotterraneo costruito sotto il parco. La sala, di forma ellittica, misura 15,60 metri per 7 ed è un esempio di architettura decorativa liberty. È caratterizzata da volte a padiglione, capitelli riccioluti, boiserie in marmo, specchiature a parete e vetrate artistiche che cambiano colore con la luce del giorno. Nel soffitto, una grande volta centrale ospita una specchiatura modanata a onda, suddivisa in riquadri dipinti a mano, ciascuno ispirato alle forme e ai colori del circo.
La villa è circondata da un giardino monumentale, composto da terrazze, laghetti, ponti, pergolati e grotte artificiali. Ogni elemento del paesaggio è stato progettato come parte di un palcoscenico, in cui natura e artificio dialogano tra loro. Questo approccio estetico rende Villa Grock non solo una residenza privata, ma una «scenografia abitabile».
Aperta al pubblico dal 10 agosto 2013 come Museo del Clown, la villa conserva oggi materiali, documenti e installazioni dedicate alla vita e alla carriera di Adrien Wettach («Grock»), e si propone come luogo di memoria e sperimentazione culturale, con percorsi multimediali che uniscono arte, teatro e storia del circo. Il nuovo intervento regionale si trova sulla linea di una serie iniziative in corso da anni. Nel 2022, grazie a un contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, il restauro delle tre fontane storiche e dei giochi d’acqua aveva accompagnato la ricostruzione filologica del giardino attorno alla Peschiera.
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