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A est di Trieste contemporanea

Mariella Rossi

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La prima retrospettiva italiana del croato Marijan Molnar (Reka, 1951) prosegue fino al 13 luglio nella sede del Comitato Trieste Contemporanea, presieduto da Giuliana Carbi Kesurun: performance, installazioni, video e fotografie rendono conto di una pratica post concettuale messa in atto nell’ex Jugoslavia per rinnovare il rapporto tra l’arte e il contesto sociale, una pratica che a Zagabria maturò alla fine degli anni Settanta intorno alla Galleria Podrom.

Mentre la mostra «À la Frontière…! Old and New Borders in Europe» sarà allestita al Cultural Centre di Belgrado e organizzata dal Comitato triestino con artisti di Bosnia, Lituania, Polonia, Serbia, Slovacchia e Ucraina tra i quali Samir Mehanoviç, Leon Tarasewicz e Arturas Valiauga, a Palazzo Costanzi, invece, il 20 luglio sarà inaugurata la mostra «Wavefront», con opere di Alfredo Pirri e Irma Blank e altri.

Il 26 luglio Trieste Contemporanea ospiterà una conversazione tra l’artista bulgaro Nedko Solakov (Tcherven Briag, 1957) e la curatrice Iara Boubnova, mentre il 15 luglio terminerà il bando del 12mo Concorso Internazionale di Design Trieste Contemporanea, istituito da Gillo Dorfles nel 1995 e rivolto a designer dei Paesi dell’Europa centro orientale aderenti all’InCE (Iniziativa Centro Europea), Paesi baltici, Germania e Turchia. Le opere selezionate saranno esposte dal 17 settembre al 16 novembre.

Il 10 settembre si chiuderà invece il concorso biennale «Squeeze it», dedicato alla commistione tra teatro, arti visive e nuovi media e nato nel 2014 per celebrare il fondatore di Trieste Contemporanea con il Premio Franco Jesurun. Anche questo concorso è rivolto alla progettazione di opere inedite, ma è destinato a under 30 nati negli Stati dell’Unione Europea, nei Paesi aderenti all’Iniziativa Centro Europea, in Kosovo e Turchia. La prima edizione è stata vinta dal gruppo croato Komicna Hunta con il video «Perfurmance» (guest director Adrian Paci). I vincitori della seconda edizione si potranno avvalere della collaborazione del videoartista Dalibor Martinis e di una serie di workshop con vari esperti.

A ottobre la lituana Lina Lapelyte produrrà una nuova performance, mentre il 26 novembre sarà la volta della mostra «Dear Survivors», realizzata in collaborazione con la Umetnostna galerija Maribor nell’ambito del progetto «Otto-Prod», una struttura di produzione e residenze tra Slovenia e Francia nata nel 2006.

Mariella Rossi, 08 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

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