Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

La copia bronzea del David realizzata nel 1847 da Clemente Papi per il monumento celebrativo di Piazzale Michelangelo. Cortesia Salvatore Ferragamo Spa

Image

La copia bronzea del David realizzata nel 1847 da Clemente Papi per il monumento celebrativo di Piazzale Michelangelo. Cortesia Salvatore Ferragamo Spa

Ferragamo non si ferma

La casa fiorentina continua a contribuire al restauro delle statue di Piazza della Signoria

Elena Franzoia

Leggi i suoi articoli

Dopo la Fontana del Nettuno dell’Ammannati restituita nel marzo 2019, la casa di moda fiorentina Salvatore Ferragamo continua a contribuire al restauro dei gruppi scultorei di Piazza della Signoria con la generosa elargizione ex ArtBonus di 1.093.750 euro per il triennio 2019-21.

Espressione di un preciso programma politico che ben evidenzia il progressivo passaggio da repubblica a signoria, dal Medioevo all’Età moderna, le sculture sono quattro: due originali legate al potere ormai assoluto della dinastia medicea (la statua equestre di Cosimo I del Giambologna ed Ercole e Caco di Baccio Bandinelli) e due copie di opere altamente simboliche del passato repubblicano della città, quella del David di Michelangelo all’ingresso di Palazzo Vecchio, realizzata nel 1910 su concorso da Luigi Arrighetti, e quella di Giuditta e Oloferne, collocata nel 1988 in seguito alla musealizzazione dell’originale donatelliano in Palazzo Vecchio.

A esse si aggiunge la copia bronzea del David realizzata nel 1847 da Clemente Papi per il monumento celebrativo di Piazzale Michelangelo. A Ferragamo si deve il finanziamento di altri restauri, come le statue allegoriche del Ponte di Santa Trinita e la Colonna della Giustizia nell’omonima piazza, oltre a otto sale della Galleria degli Uffizi.

La copia bronzea del David realizzata nel 1847 da Clemente Papi per il monumento celebrativo di Piazzale Michelangelo. Cortesia Salvatore Ferragamo Spa

Elena Franzoia, 01 luglio 2020 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Al Museo Nazionale Svizzero una mostra racconta l’evoluzione del turista dall’uscita di Il giro del mondo in 80 giorni all’avvento dei globetrotter

Nuovi spazi per la collezione di Fritz Mayer Van den Bergh, che a fine ’800 raccolse in 10 anni circa 6mila opere d’arte, compresi capolavori di Pieter Bruegel il Vecchio

«Gioiellieri dei re e re dei gioiellieri»: così venne definita la maison parigina. A Londra 350 oggetti dai primi del ’900 ne mostrano le più celebri creazioni, compreso il primo orologio da polso

Il volume di Lorenzo Sartorio ci trasporta all’interno di diciotto opere paesaggistiche che, da Nord a Sud, sono capaci ancora oggi di sorprendere per i numerosi interrogativi che sollecitano

Ferragamo non si ferma | Elena Franzoia

Ferragamo non si ferma | Elena Franzoia