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Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliArroccato su un colle e circondato da resti di mura preromane, Olevano, borgo incastonato nei Monti Sabini, a cinquanta di chilometri da Roma, dalla fine del Settecento è stato meta di artisti da tutta Europa, basti citare Joseph Anton Koch e Jean-Baptiste Camille Corot. I pittori tedeschi vi stabilirono una comunità, molto tempo prima che la Germania aprisse sedi culturali a Firenze, Roma, Istanbul e in California.
Risale alla fine degli anni Trenta l’acquisto di Casa Baldi, poi assegnata all’Accademia Tedesca di Villa Massimo di Roma, e la donazione del terreno con il bosco di querce amato dai pittori su cui fu eretta Villa Serpentara, divenuta di proprietà dell’Accademia Prussiana di Belle Arti di Berlino.
Il libro, ricco di fotografie e introdotto da un testo di Joachim Blüher, direttore di Villa Massimo, ripercorre questa storia bicentenaria fatta di «affinità elettive» con un paesaggio che ha ispirato gli artisti e che oggi, nonostante i borsisti siano sempre più spesso fotografi, permette una straordinaria concentrazione e una libertà artistica.
Grazie a questo interesse, il paesaggio è stato oggetto di una continua opera di conservazione e di recente è terminata una campagna di crowdfunding per salvare il bosco della Serpentara.
Olevano. Casa Baldi/Villa Serpentara
di Joachim Blüher, Florian Illies e Angela Windholz
272 pp., ill. a colori
Accademia Tedesca Roma
Villa Massimo, Roma 2017
€ 59,00
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