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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliLondra. Alla vigilia dell’apertura della mostra «Picasso 1932» alla Tate Modern (aprirà l'8 marzo), Pablo Picasso è stato il nome più importante delle aste londinesi serali di arte impressionista e moderna e di arte surrealista di fine febbraio (Christie’s il 27, Sotheby’s il 28).
Il ritratto del 1937 di Marie-Thérèse Walter messo in vendita da Sotheby’s («Femme au béret et à la robe quadrillée») ha prodotto il prezzo più alto (al nominale in sterline) per un dipinto mai venduto all’asta in Europa: 49,8 milioni di sterline, appena sopra i 49,5 milioni di sterline pagati nel luglio del 2002 da Lord Thomson of Fleet per un dipinto di Rubens, «La strage degli innocenti», che finora deteneva questo record e che aveva anche quello di dipinto antico più caro in asta fino al 15 novembre scorso, con lo storico risultato del «Salvator Mundi», pagato 450,3 milioni di dollari dal dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi. Come altri 11 dipinti di Pablo Picasso (come scrive Anna Brady nell’articolo di report delle aste sul sito di «The Art Newspaper»), anche questo è stato acquistato in sala da un uomo distinto, in completo grigio e cravatta di Ferragamo: Harry Smith, della società multinazionale di consulenza artistica e valutazione di opere d’arte Gurr Johns, con sede principale a Londra. A domanda specifica sull’identità del suo cliente (dei suoi clienti), Smith ha opposto un cortese ma fermo «no comment».
Il calcio d’inizio è stato battuto da Christie’s, martedì 27, con due vendite serali che hanno totalizzato oltre 169 milioni di euro, diritti compresi, con percentuali di venduto del 78% per numero di lotti e del 91% per ammontare. Top lot della vendita è stato «Mousquetaire et nu assis», un olio e smalto su tela di 130x96,5 cm del 1967 aggiudicato a Smith a 15,5 milioni di euro (contro stime di 13,6-20,4 milioni). A seguire, nella classifica decrescente dei prezzi, «Dans les coulisses» di Edgar Degas, un pastello su tela di lino di 66,7x37,5 cm, realizzato intorno al 1882-85, è stato battuto fino a 10,1 milioni di euro su stime di 9-13,6 milioni, e un’altra opera di Picasso, «Figure» (inserita nel catalogo di arte surrealista), che partiva da una quotazione di 3,4-5,6 milioni di euro, è salito fino alla cifra finale di 9,4 milioni.
La sera successiva, quella del 28, Sotheby’s (che ha incassato in totale 154,7 milioni di euro) ha venduto come detto a Smith il suo lotto «star», il Picasso del 1937 (un lotto «stima a richiesta», la cui valutazione era di 41,3 milioni di euro), olio su tela di 55x46 cm, a 56,7 milioni di euro. Secondo classificato un altro dipinto di Picasso, «Le matador», un olio su tela del 1970 accaparrato anch’esso da Harry Smith a 18,7 milioni di euro (contro una quotazione di 15,9-20,4 milioni); terzo, a 12,3 milioni di euro (valutazioni 8,5-11,3), acquistato da un mercante statunitense, «Bateaux à Collioure», olio su tela di André Derain realizzato nel 1905.
Hanno brillato anche gli artisti italiani in queste aste serali. Da Sotheby’s, per esempio, Boccioni ha fissato il proprio nuovo record a 10,3 milioni di euro (stime 6,2-8,5 milioni), quintuplicando il record precedente, per «Testa+luce+ambiente», un olio su tela del 1912 di 60x60 cm, già collezione Sarfatti, acquistato da un collezionista privato americano. Da Christie’s tra l’altro figuravano nell’asta impressionista e moderna tre «Nature morte» di Giorgio Morandi. La prima, del 1942, olio su tela di 35,5x45,5 cm, da una stima di 680mila-1 milione di euro, è arrivata a 1,17 milioni; la seconda, del 1949, 31x45,7 cm, valutata 400-620mila euro, è salita fino a 962mila; la terza, del 1957, 30x35,4 cm, dai 450-680mila euro delle quotazioni ha toccato 1,2 milioni.
CHRISTIE'S
SOTHEBY'S
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Helena Newman da Sotheby’s durante l'aggiudicazione della «Femme au béret et à la robe quadriglie» di Pablo Picasso. Foto courtesy Sotheby's
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