Image
Image

Slow painting

Image

Jenny Dogliani

Leggi i suoi articoli

Molteplici sensazioni espresse simultaneamente attraverso il segno, la luce e il colore emergono dalle tele di Matt Phillips, artista, critico e curatore americano cui lo Studio d’Arte Raffaelli dedica la prima personale italiana con una ventina di dipinti del 2017 esposti dal 6 aprile al primo giugno.

Il titolo della mostra, «Piano, piano», allude sia al processo di realizzazione delle opere sia a quello della loro contemplazione. L’autore lavora direttamente sulla tela, ove disperde pigmento puro su un legante a base di silice modificando strato dopo strato equilibri cromatici e forme geometriche, un lungo assemblaggio di frammenti e velature da cui scaturisce l’intensa luce interna dei dipinti. Ammirando i suoi lavori si ha la sensazione di ascoltare un brano musicale ricco di armoniche melodie, dissonanze, cambiamenti ritmici, pause e silenzi.

Nelle composizioni astratte di Phillips, forma e colore nascono indipendentemente l’una dall’altro. Osservando da vicino la superficie pittorica si entra in una dimensione spirituale nella quale l’imperfezione umana, rappresentata da microscopici «errori» e ripensamenti, convive con la maestosità del cosmo, racchiusa nelle regole matematiche che sottendono il risultato finale. Ispirate al Cubismo orfico, ai disegni delle tavole da skateboard e ai pattern delle trapunte, queste composizioni sfidano la gravità, tirate, in alcuni casi, come pelli di animale, morbide, in altri, come panni stesi al sole.

Jenny Dogliani, 03 aprile 2017 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Presentata all’Accademia Albertina la seconda edizione del Festival di fotografia che tra aprile e giugno porterà a Torino 12 mostre e 16 artisti

Alla Salaborsa di Bologna la prima mostra del progetto di mappatura artistica del Friuli Venezia Giulia: dieci opere di dieci artisti tra il mistico, l’esotico e il sociale

È il nuovo record registrato da un’auto di Formula 1: la Mercedes-Benz W196R Stromlinienwagen del 1954

Nella sede parigina la prima personale francese dell’artista brasiliano che dipinge le contraddizioni culturali ed esistenziali dall’infanzia all’età adulta, già apprezzato anche da Phillips

Slow painting | Jenny Dogliani

Slow painting | Jenny Dogliani