Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliTra gli Old Master in vendita da Dorotheum Brueghel, Reni, Guercino e la bottega di Memling
La tradizionale asta primaverile di pittura antica di Dorotheum, fissata quest’anno per il 19 aprile, ha opere di artisti provenienti da ogni parte d’Europa, con una lieve maggioranza di maestri fiamminghi e italiani. La stima più alta (1,2-1,8 milioni di euro) spetta a una «Natività» della bottega di Hans Memling, realizzata ad olio su una tavola di 99,2x72,5 cm. L’opera, consegnata alla casa d’aste dagli eredi di una famiglia nobile olandese, è una scoperta recente: risale al 1994, quando venne pubblicata da Dirk de Vos nel catalogo ragionato del pittore in un’appendice dedicata alle copie. Pieter Brueghel il Giovane è presente con un «Paesaggio invernale con trappola per uccelli», olio su tavola, 45,5x58,3 cm (700-900mila euro). Guido Reni ha «La caduta di Cristo sotto la croce», olio su rame, 49,5x36,5 cm (400-600mila euro).
Luca Giordano è invece autore di «Sant’Agata visitata in prigione da san Pietro», un olio su tela di 181x129 cm (120-150mila euro); del Guercino il catalogo ha un «San Gerolamo» (olio su tela, 118x102 cm, 100-150mila euro); di Andrea Vaccaro «Susanna e i vecchioni», un olio su tela di 153,5x206 cm proposto a 100-150mila euro e di Jacopo del Sellaio «Sacra Famiglia con san Giovannino», tempera su tavola, un tondo di 68 cm di diametro (180-220mila euro).
Tra i quadri fiamminghi, è frutto di collaborazione tra Hendrick van Balen I e Jan Brueghel I un olio su rame raffigurante «Minerva che si reca in visita dalle nove Muse» (300-500mila euro); a quattro mani, quelle di Joos de Momper e Jan Brueghel I, venne anche realizzato l’olio su tela rappresentante un «Paesaggio primaverile con una festa elegante su una strada di campagna», ora valutato 120-160mila euro.
Un altro olio su rame è invece opera dell’austriaco Johann Georg Platzer, «Nell’atelier del pittore». L’opera, che misura 47,6x64,5 cm, è stimata 150-200mila euro.
Tra i dipinti dell’Ottocento, in asta il 21 aprile, Ivan Kostantinovic Aivazovskij ha una «Veduta del Bosforo al chiaro di luna» del 1876, olio su tela di 26x22,5 cm (50-70mila euro); Anton Petter un «Gioco di bambini», olio su tela di 162x221 cm, stimato 80-100mila euro, mentre Ippolito Caffi è rappresentato da una «Veduta veneziana al chiaro di luna», olio su tavola di 52x66 cm valutato 40-60mila euro.
È di Giovanni Boldini, infine, «Le mani di una donna che cuce», 1906 ca, olio su tavola di 27x35 cm. La stima parte da 25-35mila euro.
Altri articoli dell'autore
L’umorismo nazionale si è scatenato sull’opera dell’artista, allestita in piazza Municipio. Ma dai figli arriva una testimonianza d’affetto nei confronti del padre e della città
La famiglia Rovati ha portato avanti un esemplare recupero del patrimonio architettonico e vegetale dell’isola del Lago di Bolsena. In una mostra fotografica la storia di Giulia Farnese
Verrà venduta il primo febbraio, nella tradizionale vendita invernale newyorkese, con una stima di 35 milioni di dollari
«Nel suo progetto», scrive il presidente della Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, «ha dimostrato una profonda comprensione della specificità della nostra istituzione»