Mariella Rossi
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Oltre ad approfondire gli autori europei dell’ultimo secolo presenti in collezione, il MASI di Lugano esplora anche la scena artistica locale emergente con il Premio culturale Manor, la cui sezione Ticino è andata quest’anno a Marco Scorti, nato a Lugano nel 1987 e diplomato alla Haute école d’art et de design (Head) di Ginevra. Fondato negli anni Ottanta in Svizzera su iniziativa dell’omonima catena di negozi, il Premio culturale Manor consiste in un assegno di 15mila franchi (14mila euro) e nella possibilità di esporre i propri lavori. Noto trampolino di lancio che nel 1994 portò fortuna a Pipilotti Rist, il premio, presente in Ticino dal 2005, nelle passate edizioni è stato assegnato a Davide Cascio e Andrea Crociani tra gli altri.
Già presentato a Lugano in alcuni spazi riservati ai giovani come Sonnenstube e Artelier, insignito di borse di studio e riconoscimenti come il Kiefer Hablitzel Preis a Basilea, Marco Scorti propone negli spazi della collezione del MASI dal 19 novembre al 12 febbraio una selezione di opere recenti. Curato da Elio Schenini, il percorso include gouache e tempere su carta di dimensioni ridotte, ma anche un imponente acrilico su tela del 2013 di quasi cinque metri di lunghezza proveniente dalla Collezione Cantone Ticino, i soggetti ricorrenti sono paesaggi ravvicinati, disturbati da linee che alludono alla contaminazione dell’uomo.
L’indagine sulle nuove leve dell’arte locale è condotta dal museo anche con una serie di mostre e un premio per artisti under 40 «Che c’è di nuovo?», istituito dal Museo Cantonale una decina di anni fa e presentato la scorsa primavera al MASI nella sede di Palazzo Reali.
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