Alessandro Martini
Leggi i suoi articoliUn’introduzione storica, densa e approfondita, con vedute dall’alto sul centro cittadino. Seguono gli itinerari, come in tutte le guide pubblicate dall’editore tedesco Dom Publishers: straordinariamente utili e aggiornate per gli architetti, ma non solo, e mai banali (tra gli ultimi titoli in inglese, la Cecenia e il Caucaso settentrionale). Dei sei itinerari, tutti dotati di schede, immagini e Qr code per collocazione e dettagli, quattro sono dedicati alla città storica e alle aree più esterne. Sono presenti tutti i monumenti più noti (anche la Casa di Giulietta, ovviamente letta e raccontata con originalità), ma anche la poco distante Biblioteca Civica di Pier Luigi Nervi (1973-80).
E poi musei, chiese e restauri, complessi ottocenteschi, edilizia popolare e architetture recentissime. Il quinto itinerario abbraccia la provincia (una chicca: i 40mila metri quadrati degli stabilimenti Mondadori a Veronetta di Armin Meili (1959) e il Byblos Art Hotel di Valpolicella (nella settecentesca Villa Amistà restaurata nel 2005 da Alessandro Mendini). Il sesto itinerario conduce lungo l’intera costa del Lago di Garda, dalla Spiaggia degli Olivi di Riva del Garda (Giancarlo Maroni, 1932) a Villa Ottolenghi a Bardolino (Carlo Scarpa, 1974-78) fino al Museo di Salò riallestito da Giovanni Tortelli nel 2005.
Architectural Guide. Verona and Lake Garda,
di Sergey Nikitin-Rimsky, 336 pp., ill. col. e b/n, Dom Publishers, Berlino 2022, € 38
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