Leonardo da Vinci, «Studi di teste», 1504-5 ca (particolare)

© 2025 Museum of Fine Arts, Budapest

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Leonardo da Vinci, «Studi di teste», 1504-5 ca (particolare)

© 2025 Museum of Fine Arts, Budapest

700 anni di opere su carta da Budapest a Bilbao

Al Guggenheim sono disponibili al pubblico, prima presentazione internazionale, 150 disegni e stampe appartenenti al Museum of Fine Arts ungherese realizzati da grandi maestri tra il XV secolo e oggi

Il disegno, la più antica forma di espressione artistica, è un ponte che collega idee ed emozioni con la rappresentazione visiva, mentre la sua natura dinamica e la sua capacità di adattarsi alle esigenze di tutte le età ne dimostrano l’attualità

Il Guggenheim Museum Bilbao, con «Masterpieces on Paper from Budapest» (dal 28 febbraio al 25 maggio), presenta una panoramica completa di disegni e stampe prodotti tra il XV secolo e oggi da grandi artisti come Albrecht Dürer, Leonardo da Vinci, Raffaello, Rembrandt, Francisco Goya, Miklos Barabas, Henri de Toulouse-Lautrec, Pablo Picasso, Egon Schiele, Victor Vasarely, Vera Molnar, Judit Reigl, Dora Maurer, Georg Baselitz, Katharina Grosse o Gerhard Richter.

Frutto della collaborazione tra il museo spagnolo e il Museum of Fine Arts di Budapest, la mostra (prima presentazione internazionale dei suoi esemplari più preziosi) espone 150 opere selezionate per far luce sulle tradizioni secolari di questi generi, sulla loro costante apertura all’innovazione e sulla varietà delle soluzioni formali, dei tratti essenziali e degli effetti estetici caratteristici. Dodici sezioni tematiche, una per ciascun periodo storico, ne evidenziano le connessioni e le problematiche più rilevanti: «The Beginnings: 15th-century Drawings and Prints», «Durer’s Century», «The Birth of the Autonomous Landscape», «Depicting the Human Body», «Aspects of Reality in the North», «From Classical Grandeur to Idyllic Dreams», «Rome and Venice in the 18th Century», «From the Enlightenment to the Age of Revolutions», «Here and Now», «Emotions in Focus», «Constructive and Expressive Trends Before 1945» e «Different Routes After 1945: Formal, Historical and Personal References». 

L’occasione mette in evidenza la diversità tecnica di queste opere, con esempi che vanno dai disegni a carboncino, gesso, china e acquerello ad altri realizzati a matita e con tecniche miste, dalle xilografie, incisioni e litografie alle serigrafie e alle più recenti tecnologie di stampa digitale, nonché funzionale, utilizzate come schizzi, studi e disegni preparatori, ma anche disegni autonomi o sperimentali, opere singole, serie o opere trasformate in altri media. Esaminando le stampe Albrecht Dürer, ad esempio, si può comprendere come queste non solo funzionassero come modelli per la pittura, ma anche come veicoli di idee e stili che trascendevano i confini geografici e temporali.

Vincent van Gogh, «Il giardino della canonica di Nuenen in inverno», 1884. © 2025 Museum of Fine Arts, Budapest

Henri de Toulouse-Lautrec, « Caudieux», 1893. © 2025 Museum of Fine Arts, Budapest

Redazione, 03 febbraio 2025 | © Riproduzione riservata

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