Caterina De Nicola, «Things you can’t buy: new hours and services», 2022

Foto: Kilian Bannwart. Cortesia dell’artista e di Baleno International

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Caterina De Nicola, «Things you can’t buy: new hours and services», 2022

Foto: Kilian Bannwart. Cortesia dell’artista e di Baleno International

A Milano 12 artisti decostruiscono il concetto di casa

Durante la Milano Art Week, negli spazi di Circolo saranno allestite le opere di Agudio, Allevi, Cherstich, De Nicola, Laszlo, Marchi, Marcuccio, NM3, Pettena, Schinwald, Stucchi e Zanolini, per riflettere sulla tradizionale idea di abitare

Dal primo al 6 aprile Milano diventerà la casa dell’arte contemporanea con numerosi appuntamenti per gli addetti al settore e il grande pubblico più in generale. 

In questo contesto si inserisce «There’s No Place Like Home» (dal 2 aprile al 10 maggio), a cura di Cloe Piccoli, che ripensa la consueta immagine di casa: la nuova narrativa ne sottolinea il carattere intrigante e disfunzionale, classico, accogliente, seducente ma anche scomodo e politico. Identità, distopia, eterotopia convivono in opere che mettono in discussione architettura, spazio, oggetti e funzioni. Ricollegandosi al discorso critico di alcuni esperimenti sull’idea di domesticità, da «Womanhouse» di Judy Chicago e Miriam Schapiro (Los Angeles, 1972) ai lavori di Dan Graham e Robert Smithson (California, 1972), la mostra si pone l’obiettivo di decostruire lo stereotipo della casa borghese e le strutture di potere sottese al concetto tradizionale di abitare, smascherando le matrici patriarcali, egemoniche ed eteronormative. L’allestimento nell’appartamento che ospita Circolo, project space e «casa» della Saikalis Bay Foundation al piano nobile di un palazzo ottocentesco nel centro di Milano, accoglie tre generazioni di artisti italiani che gravitano fra Milano, Berlino, Zurigo, Ginevra e un ambito internazionale, tutti nati fra gli anni Ottanta, Novanta e Zero. 

Poetico e politico, Davide Stucchi (Milano, 1988) crea scenari narrativi disseminando indizi ambigui e intriganti. Beatrice Marchi (Gallarate, 1986) scandaglia la nostra identità e gli ambienti che la riflettono in un dialogo serrato con il contesto. Alessandro Agudio (Milano, 1982) rintraccia in elementi della casa di famiglia relazioni e memorie da cui trapelano storie personali e collettive. Caterina De Nicola (Ortona, 1991) entra nel discorso politico dell’era dell’Antropocene e dell’estinzione con un linguaggio netto e contemporaneo che attinge alla storia dell’arte, dalla classicità ai Settanta. Fabio Cherstich (Udine, 1984), regista e scenografo, scrive racconti e sceneggiature inserendosi in un discorso critico in cui si intrecciano autobiografia e narrazione. Emanuele Marcuccio (Thiene, 1987) riflette sulla relazione fra intenzione e produzione creando occasioni per captare il caso e l’imprevisto. NM3, design agency fondata a Milano nel 2020 da Nicolò Ornaghi, Delfino Sisto Legnani e Francesco Zorzi, instilla identità contemporanee nell’acciaio inox. Antonio Allevi (Caravaggio, 2002), al suo debutto in questa mostra, esplora il concetto di costruzione attraverso una pratica che ricompone un universo mediante il disegno. Elisabetta Laszlo (Merate, 2001) presenta un video che indaga l’impossibilità di addomesticare la natura. Sabrina Zanolini (Brescia, 2000) analizza, attraverso video, performance, oggetti e scritti, l’ambizione estrema all’eccellenza, tanto esasperata da sfiorare il fallimento. E il dialogo sulla casa e l’identità coinvolge Markus Schinwald (Salisburgo, 1973) per la sua determinata e sistematica pratica di decostruzione dello spazio architettonico e dei mobili che lo abitano. Infine, Gianni Pettena, (Bolzano, 1940) architetto del progetto The Ice House (Salt Lake City, 1972), sfida l’idea di casa mono famigliare e rassicurante per riflettere su un’idea architettura in sintonia con la natura. 

Davide Stucchi, «Neonbrellas», 2024. Foto: Andrea Rossetti. Cortesia dell’artista e di Martina Simeti

Alessia De Michelis, 10 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

A Milano 12 artisti decostruiscono il concetto di casa | Alessia De Michelis

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