Un acquerello dalla serie «Oltre il muro, Nelide», 2025, di Yan Pei-Ming

©️ Yan Pei-Ming, Adagp, Paris, 2025. Foto: Clérin-Morin. Cortesia dell’artista, Dicastero per l’Educazione e la Cultura della Sede, Massimodecarlo

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Un acquerello dalla serie «Oltre il muro, Nelide», 2025, di Yan Pei-Ming

©️ Yan Pei-Ming, Adagp, Paris, 2025. Foto: Clérin-Morin. Cortesia dell’artista, Dicastero per l’Educazione e la Cultura della Sede, Massimodecarlo

A due passi da San Pietro Yan Pei-Ming inaugura Conciliazione 5

Nell’ambito del Giubileo della cultura l’artista cinese espone 27 grandi acquerelli che ritraggono detenuti ma anche operatori e volontari del carcere Regina Coeli

«Ogni giorno noi romani passiamo di fronte a queste mura, ma sono in pochi quelli che si chiedono che cosa ci sia dietro». Così ha esordito Cristiana Perrella, presentando, nell’ambito del Giubileo degli artisti, il progetto «Oltre il muro. Regina Coeli Roma» pensato per il nuovo spazio espositivo Conciliazione 5, che si inaugura sabato 15 febbraio alle ore 18. Conciliazione 5 è una window gallery, nell’omonima via che conduce alla Basilica di San Pietro, e che ospiterà, nel corso dell’anno giubilare, quattro mostre d’arte sul tema della Speranza, curate dalla Perrella e organizzate dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede. Come ha illustrato il Cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero, «si tratta di una galleria visibile su strada, destinata a rimanere aperta anche oltre il Giubileo. La prima mostra è del maestro Yan Pei-Ming, che mette al centro affettivo e visivo dell’attenzione la comunità del carcere di Regina Coeli, il carcere “a km zero” da San Pietro, in via della Lungara 29».

Ventisette acquerelli di grande formato (110x80 cm ciascuno), realizzati da Yan Pei-Ming (Shanghai, 1960) nel suo studio di Shangai, compongono un polittico in cui sono ritratti membri della comunità carceraria, non solo detenuti ma anche operatori e volontari. «Ho pensato di coinvolgere nel progetto uno dei pittori contemporanei più potenti, spiega la Perrella, anche per la sua capacità di sollecitare l’emotività delle persone. Ma Yan Pei-Ming è anche un grande ritrattista. L’abbiamo contattato nel mese di novembre, chiedendogli di dipingere dodici ritratti: ha accettato e in brevissimo tempo ne ha realizzati ventisette. L’artista ci ha chiesto di recarci nel carcere con un fotografo, e abbiamo scelto Daniele Molajoli, non solo per scattare ritratti, ma anche per documentare le attività quotidiane all’interno delle mura. Infine, ci ha chiesto di raccogliere le storie di detenuti e operatori. Quando ho visto le opere, ho capito che era riuscito davvero a cogliere l’essenza delle persone. In questo senso il suo lavoro ricorda a tutti noi che le persone non sono il reato che hanno commesso, pagano una colpa, ma sono vive». I ritratti saranno esposti presso lo spazio Conciliazione 5 e, sempre a partire dalle ore 18, saranno proiettati sulla facciata dello stesso Istituto penitenziario di Regina Coeli.

Yan Pei-Ming, «Gaetano». ©️ Yan Pei-Ming, Adagp, Paris, 2025. Foto: Clérin-Morin. Cortesia dell’artista, Dicastero per l’Educazione e la Cultura della Sede, Massimodecarlo

Arianna Antoniutti, 14 febbraio 2025 | © Riproduzione riservata

A due passi da San Pietro Yan Pei-Ming inaugura Conciliazione 5 | Arianna Antoniutti

A due passi da San Pietro Yan Pei-Ming inaugura Conciliazione 5 | Arianna Antoniutti