Una veduta di Frieze London 2023

Cortesia di Frieze. Foto: Linda Nylind/Frieze

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Una veduta di Frieze London 2023

Cortesia di Frieze. Foto: Linda Nylind/Frieze

Frieze vale sempre un viaggio a Londra

Per il doppio appuntamento a Regent’s Park tra arte antica e contemporanea un numero tondo di espositori: sono 300 

Preparate le valigie, si parte per Londra. Lasciata l’estate alle spalle, con Caronte che ha fatto soffrire il caldo come ormai ogni anno, la brezza settembrina fa venir voglia di viaggiare e allora un’ottima meta è la capitale britannica che come ogni anno ospita nell’elegante e tranquilla cornice di Regent’s Park le due fiere sorelle Frieze London e Frieze Masters che insieme offrono un numero davvero ragguardevole di gallerie. Il totale degli stand fa cifra tonda, saranno infatti 300 (speriamo che a nessuno vengano in mente le Termopili…): 169 a Frieze London e 131 a Frieze Masters.

I galleristi italiani amano la capitale britannica e la loro presenza è come al solito importante. L’Italia schiera infatti a Frieze London Apalazzogallery, Clima, Francesca Minini, Massimo Minini, Franco Noero, Lorcan O’Neill, P420, Lia Rumma. Saranno invece presenti a Frieze Masters 10 A.M. Art, Galleria Continua, Tiziana Di Caro, M77, Mazzoleni, Robilant + Voena, Tornabuoni, Vistamare.

Nell’ambito della partecipazione nostrana forse si dovrebbero anche considerare due gallerie londinesi che negli ultimi anni si sono in parte italianizzate: Thomas Dane a Napoli ha un suo bellissimo spazio e Richard Saltoun ha una sede anche a Roma in Via Margutta.

Che cosa c’è da aspettarsi dalle due Frieze 2024? Partendo dall’esterno dei padiglioni, l’edizione delle sculture nel parco, già visibili a partire dal 18 settembre, sarà più ricca che in passato. Sono previste opere di grandi dimensioni di Theaster Gates, Yoshitono Nara, Juliana Cerqueira Leite, Leonora Carrington, Frances Goodman, Nika Neelova, presentata dalla torinese Noire Gallery, e altri (ma nessun artista italiano è presente in questa sezione).

All’interno il pubblico si troverà di fronte a una nuova disposizione degli spazi, come ha voluto rimarcare la Direttrice di Frieze London Eva Langret: «I visitatori di quest’anno troveranno la fiera ripensata, con presentazioni personali e artisti emergenti in primo piano, a dimostrazione dell’impegno di Frieze nei confronti dell’arte più entusiasmante che si possa realizzare oggi. Il nostro nuovo layout presenta anche più punti di conversazione e scambio. Questi cambiamenti promettono nuove esperienze e nuove prospettive». Chissà, forse un po’ enfatica come presentazione ma rende molto bene l’idea che sempre più gli organizzatori tengono d’occhio non solo i collezionisti ma anche il pubblico «social», quello che ama le conversazioni e gli scambi più che gli acquisti che poi eventualmente sono fatti da casa davanti allo schermo del computer.

Una nota finale su un aspetto che fa sempre sorridere: a quale categoria di «vip» appartenete? C’è chi può entrare il giorno 9 ottobre alle ore 11, altri alle ore 14 e infine un gruppo alle ore 17. Altri vip devono attendere addirittura la mattina del 10 ottobre per varcare la soglia della fiera. Insomma, c’è sempre qualcuno che è più vip degli altri!

Giorgio Guglielmino, 07 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

Frieze vale sempre un viaggio a Londra | Giorgio Guglielmino

Frieze vale sempre un viaggio a Londra | Giorgio Guglielmino