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Forme artistiche e scoperte archeologiche della terra dei Moai in tre mostre in Occitania
- Luana De Micco
- 27 giugno 2018
- 00’minuti di lettura


Moai dell'Isola di Pasqua © MRAH-N. Cauwe
Gli enigmi dell’Isola di Pasqua nel Sud della Francia
Forme artistiche e scoperte archeologiche della terra dei Moai in tre mostre in Occitania
- Luana De Micco
- 27 giugno 2018
- 00’minuti di lettura
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliTre musei della regione Occitania (sud) hanno collaborato per realizzare tre mostre dedicate all’Isola di Pasqua e ai suoi enigmi insoluti.
La mostra «L’ombelico del mondo?» del Muséum d’Histoire Naturelle di Tolosa (30 giugno-30 giugno 2019), fa il punto sulle ultime scoperte archeologiche durante gli scavi, a partire dal 2001, degli esperti dei Musées royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles, con la direzione di Nicolas Cauwe, che ha anche curato la mostra. Uno spazio è dedicato ai suggestivi Moai, alle tecniche, alle teorie scientifiche e alle ipotesi simboliche della loro fabbricazione. L’approccio è multidisciplinare poiché la mostra si sofferma anche sugli aspetti geologici, botanici e geografici dell’isola.
Al Musée Champollion di Figeac la mostra «I legni parlanti» (30 giugno-4 novembre) si concentra sulla scrittura rongorongo, un sistema di glifi mai decifrato. Le prime tavolette incise furono scoperte dai missionari europei nel 1864. Ne presta originali e calchi il Quai Branly di Parigi. Sono esposte anche carte marittime e strumenti di navigazione che ricordano le spedizioni europee sull’isola, da quella dell’olandese Jakob Roggeveen, che vi sbarcò per primo una domenica pasquale del 1722.
La mostra «L’ombra degli dei» (30 giugno-4 novembre) al Musée Fenaille di Rodez, che conserva una collezione importante di statue-menhir, si concentra sulle diverse forme artistiche dei primi abitanti dell’isola di Pasqua, sculture in legno, tatuaggi, ornamenti per il corpo e copricapi, oggetti rituali e per la danza, spesso meno noti delle monumentali sculture in pietra. Fa da filo rosso alle tre mostre la collezione di oggetti entrati nel museo di Tolosa negli anni ’80 e appartenuti al poeta Pierre Loti, che fu sull’isola nel 1872 e realizzò diversi schizzi del viaggio.

Moai dell'Isola di Pasqua © MRAH-N. Cauwe